Con Zvi Bar'el : la perdita di ruolo di Israele nell'agenda geopolitica e il piano saudita


1  Sintesi politica
Di seguito è riportato un elenco di eventi politici che hanno avuto luogo  questa settimana in Medio Oriente, e dove Israele non è stata invitata.Presidente turco Abdullah Gul,  ha visitato l'Iran,. a  Riad, re Abdullah dell'Arabia Saudita ha ospitato il Presidente egiziano Hosni Mubarak, il sovrano del Kuwait e il presidente siriano Bashar Assad  si sono incontrati per un  vertice, segnando la  fine della distinzione tra stati arabi moderati ed estremisti,accordi bilaterali tra Iran e Iraq, sono stati sanciti ,al Cairo sono costanti i colloqui per l'unità palestinese,la Lega Araba si riunirà tra due settimane probabilmente per definire un nuovo MO 
Si tratta di un Medio Oriente  attento alla realtà  e pronto a  preparare  a facilitare la politica di Obama  ,intenzionato a  riprendere il dialogo   con il mondo musulmano, privilegiando il dialogo e non la guerra
Le elezioni  israeliane hanno  permesso  alla leadership araba di presentare  una mondo arabo moderato, contrapposto alla destra ebraica estremista,  favorevole  alla soluzione di due Stati, ipotesi ben vista dalla Comunità internazionale .I paesi arabi ritengono l'Iran una minaccia che deve essere contenuta   utilizzando gli strumenti della diplomazia, non dell'intervento armato, considerano  hamas un problema, ma a differenza di Israele,  sono disposti ad accettare una soluzione negoziata tra i palestinesi. Infine non possono più considerare un amico di Israele, come nemico degli arabi e ,quindi, hanno accettato la Turchia  come parte inalienabile della strategia araba
La risposta del nuovo governo  israeliano  a questa "minaccia araba" rischia di  essere intransigente,cementata  da un'opinione pubblica frustata e disperata. Un mixer che spinge  a rinunciare alla razionalità politica . Non è razionale  ci viene  risposto  rimuovere gli avamposti illegali e  congelare l'espansione dei settler o formare un governo di centro-sinista
Dobbiamo esigere da Netanyahu esattamente ciò che è stato chiesto al  governo Olmert, Egli può e deve rinnovare i negoziati con la Siria, perché Washington ha già iniziato a parlare con la Siria. Egli può e deve collaborare con un governo palestinese che includa Hamas, perché l'Unione europea tratta  con loro e forse anche a Washington. Egli deve accettare l'iniziativa saudita , perché accettata  da tutto il mondo, ed egli deve formulare una visione per la pace con i palestinesi   garantendo  contiguità territoriale, fine dei blocchi  ecc.

In caso contrario Israele  diventerà sempre di più una "nota" perchè ha rifiutato di fare ciò che era possibile fare
Zvi Bar'el: If we give in to Netanyahu from the start, Israel will become a footnote
La riconciliazione araba al banco di prova

2  

DOMENICA 23 NOVEMBRE 2008   il piano saudita e i negoziati eterni di Israele

Sintesi personale    E' 'stata una bella idea quella dell' 'Autorità palestinese di pubblicare in lingua ebraica la proposta dei Paesi Arabi per risolvere il conflitto(anno 2002) Come dire: ""Questo è ciò che il mondo arabo e musulmano hanno da offrire. Avete qualche risposta? E' cambiato qualcosa nel corso degli ultimi sei anni da quando l'iniziativa è stata promulgata? "  Israele afferma che in realtà essa ha una risposta :non è in grado di accettare tutte le clausole del piano saudita e non tutti sono d'accordo nel Paese Questo è quello che il Cavaliere della Pace, Shimon Peres, ha dichiarato :gli insediamenti non possono essere evacuati senza suscitare una guerra civile. Ehud Barak ha una sua formula. Egli afferma che una vasta coalizione regionale è necessaria per potenziare i negoziati di pace con i siriani, i libanesi, i palestinesi,contemporaneamente appoggia la proposta di Netanyahu : accordi commerciali nei TO ,invece di terre. In questo consiste la pace globale? In che modo si realizza?Tzipi Livni, l'auto-nominata custode di Annapolis , ha dichiarato che l'iniziativa saudita non può sostituire i negoziati diretti con i palestinesi e la Siria. Per avere un'idea del suo vero punto di vista, bisogna ricordare quanto disse lo scorso anno: impossibile accettare il piano saudita per il problema determinato dai profughi  In sintesi non c'è nessuno in Israele che abbia intenzione realmente di far propria l' iniziativa saudita , nei discorsi politici dominano parole come, "la pace regionale" o "negoziati diretti con i palestinesi e siriani prima". Tutto ciò per prolungare in eterno i negoziati : perchè è chiaro che gli Israeliani concederanno la pace ai Palestinesi solo quando essi rinunceranno alle seguenti richieste : profughi, espansione dei blocchi di Gerusalemme, evacuazione insediamenti . Lo stesso discorso vale per la Siria: niente Golan Questa è la verità. Il resto sono tutti "negoziati". Queste sono le condizioni di Israele per l'adozione dell' iniziativa saudita. Fino a febbraio, Israele non avrà nulla da proporreZvi Bar'el: No one in Israel is willing to pick the Arab peace plan off the floor 



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