Le violenze tra palestinesi e israeliani hanno provocato 8.900 morti in 20 anni




Le violenze tra israeliani e palestinesi hanno provocato la morte di 8.900 persone in 20 anni, in gran maggioranza palestinesi, secondo un bilancio pubblicato oggi dall'organizzazione israeliana per i dirittti dell'Uomo B'Tselem, per il suo ventesimo anniversario.B'Tselem ha contato a metà novembre 8.881 morti in 20 anni di cui 7.398 palestinesi ( di cui 1.537 minori) e 1.483 israeliani (139 minori)Questi anni sono stati contrrassegnati dalla prima Intifada (1987-1993), dalla seconda Intifada che è iniziata nel 2001 e dall'offensiva "Piombo fuso" di Israele contro la Striscia di GazaIl 2009 è stato l'anno più sanguinoso con la morte di 1.033 palestinesi, di cui 315 minori, quasi tutti uccisi nel corso dell'operazione "Piombo fuso" (27 dicembre 2008 - 18 gennaio 2009).B'Tselem ha valutato che sono stati 1.387 (di cui 320 minori e 111 donne) i palestinesi uccisi in tre settimane.Il 1999 è stato l'anno meno sanguinoso per i palestinesi ( 8 morti)
B'Tselem precisa che tra le vittime israeliane 488 erano membri della polizia o dell'esercito, le altre 995 asono state uccise in seguito agli attentati in Isaraele o nei territori occupatiPer Israele l'anno più duro è stato il 2002 con 420 morti e il 1999 il meno violento (4 morti)335 i palestinesi agli arresti amministrativi senza processo (contro 1.794 en 1989).
Nel corso di questi 20 anni le autorità israeliane hanno demolito, sia perchè erano state costruite senza permesso, sia per infliggere una misura punitiva alle famiglie degli attentatori 4.300 case palestinesi in Cisgiordania, in particolare a Gerusalemme est, così come nella Striscia di Gaza fino all'evacuazione di Israele nel 2005In più, B'Tselem stima che 6.240 case siano state distrutte nel corso dell'operazione militare nella Striscia di Gaza (3.540 solo nell'ooperazione "Piombo fuso").In 20 anni il numero di israeliani che vivono in Cisgiordania o a Gerusalemme est è triplicato per arrivare a 500.000, secondo le cifre ufficiali riprese da B'Tselem

Approssimati per difetto, i morti negli scontri, negli attentati, nei bombardamenti etc. in Israele-Palestina dal 28 settembre 2000 (inizio della seconda Intifada) ad oggi sono 7.999. 6.819 palestinesi, 1.101 israeliani e 79 di altre nazionalità (fonte: Internazionale). Un carico umano troppo alto perché la comunità internazionale non ponga la sofferenza della gente che abita questo lembo di mondo in cima alla propria agenda di prioritàLo si ripete continuamente: nella soluzione della crisi mediorientale c’è la via d’uscita di altri conflitti in corso nel globo. Pax Christi Italia da qualche anno, grazie alla passione di don Nandino Capovilla, attuale coordinatore nazionale del movimento, mette in atto la campagna Ponti e non muri che oltre a numerose iniziative, produce l'interessante newsletter Bocche scucite (groups.google.com/group/bocche scucite). È una fonte alternativa di informazioni e di iniziative dalla terra martire di Palestina. Al centro il problema del muro che costringe le popolazioni palestinesi in una prigione a cielo aperto. Provare per credere.Bocche scucite
3 PeaceReporter - The Lancet: dal 2000 Israele ha ucciso 6 mil 35 mila palestinesi sono rimasti feriti a causa delle incursioni israeliane dal 2000 a oggi, lo ha calcolato la rivista scientifica britannica The Lancet, che quantifica in 1,300 le vittime dell'ultima missione a Gaza.Il 30 percento delle vittime nella Striscia di Gaza è rappresentato da bambini. La rivista britannica ha collaborato alla ricerca con l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - agenzia dell'Onu - e con università di Stati Uniti, Gran Bretagna, Norvegia e Francia. La mortalità infantile tra i palestinesi è di quasi sette volte maggiore che in Israele: 27 ogni 1,000 contro 4 ogni 1,000. 60 donne palestinesi hanno partorito in checkpoint israeliani, ma soltanto 24 di queste madri ha potuto vedere l'infante vivo. "I bambini che hanno problemi legati alla crescita sono in aumento" lo ha spiegato la dottoressa Hanan Abdul Rahim dell'università di Birzeit, una delle ricercatrici del progetto. "La malnutrizione cronica causa difficoltà e rallentamento nello sviluppo fisico e cognitivo", ha specificato la dottoressa Rahim. L'autorità nazionale palestinese ha nominato sei diversi ministri della salute in tre anni. Secondo il responsabile della ricerca, il Dottor Awad Mataria, "il caos politico è una delle ragioni del fallimento del sistema sanitario, ma la situazione è stata esasperata e perpetuata sotto l'occupazione". Israele respinge lo studio affermando che 28mila palestinesi hanno avuto accesso a Israele dalla Striscia: "mai è stato negato l'accesso per motivi di salute" - ha precisato un anonimo portavoce del governo dello stato ebraico.
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