Palestina, studenti ricattati dai servizi segreti israeliani


permessi di ingresso in Israele in cambio di informazioni riservate sui propri colleghi di corso. È la proposta che lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano, avrebbe avanzato ad alcuni studenti palestinesi della facoltà di Medicina dell’Università al-Quds, a pochi chilometri da Gerusalemme Est. Lo Shin Bet – scrive oggi il quotidiano Ha’aretz, citando la testimonianza di un gruppo di studenti palestinesi – è impegnato a reclutare “spie” all’interno delle università palestinesi e per farlo non esita a ricorrere al ricatto. In particolare i servizi israeliani approfitterebbero del fatto che per entrare a Gerusalemme, dove si svolgono i corsi di praticantato, gli studenti di Medicina hanno bisogno del permesso di ingresso rilasciato dalle autorità militari israeliane A. e T., due studenti poco più che ventenni citati dal quotidiano di Tel Aviv, raccontano di essersi visti rifiutare il rinnovo del permesso di ingresso dopo aver respinto l'invito a collaborare col servizio segreto e a fornire informazioni su altri studenti.La proposta sarebbe stata formalizzata ai due ragazzi da un ufficiale dello Shin Bet, noto col nome di capitano Biran. Lo Shin Bet ha confermato il mancato rinnovo del permesso di ingresso dei due studenti, ma ha motivato la decisione con non meglio precisate “ragioni di sicurezza”Secondo Haaretz, sono quasi 200 gli studenti palestinesi di varie facoltà scientifiche che per completare i propri studi necessitano del permesso di ingresso a GerusalemmeStudenti palestinesi ricattati da Israelel

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