Video :Ogni mattina due ragazze a Gaza si svegliano prima dell'alba per andare a pescare e sfamare la propria famiglia


Sintesi personale
Ogni mattina due ragazze a Gaza si svegliano prima dell'alba per andare a pescare e sfamare la propria famiglia.
Madeleine Kulab, di 16 anni e sua sorella Reem, di 13anni , non avevano altra scelta visto che iil padre è paralizzato da 10 anni. A causa dell'assedio, la disoccupazione si aggira intorno al 40%, l'80 per cento della popolazione, compresa la famiglia Kulab, sopravvive grazie agli aiuti stranieri. Racconta Rem:"La vita è dura, così noi ragazze dobbiamo lavorare come pescatori, nonostante i pericoli. Io lavoro per un'ora o due e poi vado a scuola. Ho sempre la mia uniforme e la mia borsa con me.. Voglio diventare giornalista e concentrarmi sulla sofferenza di persone come noi, perché la vita è stata davvero ingiusta nei nostri confronti. " Sanno di pescatori che sono stati feriti dai militari israeliani : loro stesse sono state costrette,in alcune circostanze, a rientrare velocemente a causa degli spari delle motovedette. Naturalmente di ciò hanno paura. Le barche non possono andare oltre le tre miglia nautiche e questo costituisce un problema, in quanto sardine e pesci adulti spesso nuotano oltre questo limite. Così i Gazesi hanno cominciato a importare pesce sempre di più da Israele
La vendita di tre kg di pesce permette un guadagno di 6 euro.. Il padre delle ragazze racconta di aver imparato a pescare da suo padre e dei nonni, che vivevano vicino a quella che oggi è la città israeliana di Ashkelon, da loro abbandonata in seguito al conflitto del 1948
http://www.kibush.co.il/show_file.asp?num=41715


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