Zeev Sternhell: palestinesi e israeliani si devono togliere la maschera



Sintesi personale Sia israeliani che palestinesi devono togliersi, a questo punto, la maschera. Gli stati arabi che si uniscono in una coalizione anti-iraniana vogliono un accordo, così come la Siria, che ambisce alle alture del Golan e la leadership palestinese laica in Cisgiordania .Nel frattempo, tutte le componenti sane della politica israeliana devono concentrarsi sulla necessità di smontare l'ostacolo così caro a tutti i fautori dell'occupazione: la controversia non può essere risolta, perché i palestinesi cercano di ripristinare li confini del 1948.I principali problemi sono noti: confini, Gerusalemme e i rifugiati.L'opinione pubblica israeliana deve chiedersi se è legittimo pretendere che i palestinesi si impegnino in negoziati di pace ,quando la crescita disordinata degli insediamenti è destinata ad accelerare a settembre. Il peggiore errore da Ehud Barak e il suo governo 11 anni fa è stato quello di procedere con i negoziati quando gli insediamenti erano in espansione .Questa lezione non deve essere dimenticato.Più che mai, il congelamento nei territori è un presupposto fondamentale per compiere progressi nei negoziati, mentre la vera preoccupazione di Netanyahu sembra quella di tenere insieme la sua coalizione ed evidenzia,pateticamente, la non volontà di raggiungere un accordo. Se le condizioni sono dettate dai coloni e dai fanatici alla Knesset,meglio allora che questo governo sia sostituito con un altro (difficile immaginare un governo peggiore dell'attuale).Se nelle prossime elezioni dovessero prevalere elementi ultra-nazionalisti , clericali, , fanatici e antidemocratici ,questo risultato sarebbe un vantaggio: sarebbe chiaro a tutti chi siamo . Oggi più che mai la scelta è chiara. Da una parte, possiamo avere un futuro come stato di apartheid o stato binazionale costantemente intriso di sangue. Oppure possiamo avere due stati configurati lungo i confini del 1967, con scambi di territorio equo.
Nessuna altra soluzione è praticabile.It could turn out that the next elections will usher in a yet more ultra-nationalist, clerical, fanatic and anti-democratic Knesset and government, but that result would have one advantage: It would make clear to everyone where we stand. Today more than ever the choice is clear. On the one hand, we can have a future of an apartheid-like state that is armed, "according to foreign sources," with Armageddon weaponry, while continuing on the path of a binational state steeped constantly in blood. Or we can have two states configured along the 1967 borders, with equitable land swaps. No other solution is viable.

2 M.O.: 56% Arabi Pace con Israele se Torna Entro Confini '67 OMA – Il 56% degli arabi e' pronta alla pace con Israele se si rinuncera' alla Cisgiodania e a Gerusalemme Est. E quanto emerge dl sondaggio '2010 Arab Pubblico Opinion Poll' effettuato in Egitto, Arabia Saudita, Marocco, Giordania e Emirati Arabi Uniti intervistando 3.976 persone. Il 54%, pero, allo stesso tempo non crede ad una pace durevole tra israeliani e palestinesi .http://www.instablog.org/articolo/U88830.html


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