Haaretz: Israele deve permettere ai palestinesi di protestare in pace . L'Idf è contro la democrazia e la libertà di parola

Sintesi personale  Jawaher Abu Rahma, una maestra d'asilo di 36 anni, è stato uccisa nel fine settimana per aver  respirato i  gas lacrimogeni dell 'IDF.  Suo fratello è stato ucciso da un proiettile contenente gas lacrimogeno , sparatagli  direttamente al petto durante una protesta simile. Un terzo fratello, Ashraf  è stato ammazzato  da soldati israeliani mentre era ammanettato, come mostrano le foto.Le manifestazioni di Bil'i è iniziata nel febbraio 2005, ed è legittima. I residenti hanno il diritto di protestare contro il furto delle loro terre e gli insediamenti costruiti  attorno al loro villaggio. Circa  tre anni fa la Corte Suprema ordinò  che la recinzione fosse spostata per consentire agli abitanti di  recuperare circa 700 dunam.L'establishment della difesa non ha ancora eseguito quanto stabilito da  questa sentenza.  FINORA Sono stati uccisi 21 manifestanti , secondo fonti palestinesi. Questa è una statistica agghiacciante . Un medico israeliano che prende parte alle proteste, Daniel Argo, ha riferito a Haaretz che alcuni lacrimogeni sono meno pericolosi del tipo utilizzato dalle forze armate israeliane. Quindi non è chiaro perché l'esercito abbia deciso  di utilizzare il tipo più pericoloso.L'IDF dovrebbe consentire le manifestazioni di Bil'in .Si deve intervenire solo quando vi è pericolo per la vita e per  la proprietà. E anche allora l'IDF deve agire come avviene  nei paesi democratici, quando ci sono manifestazioni .Abu Rahma è morta inutilmente . Lei non ha posto in  pericolo   nessuno. 
Non c'è bisogno di citare i paesi dove i regimi uccidono  le persone che manifestano contro di loro. Israele non deve diventare come questi stati.
Israel must allow Palestinians to protest in peace

Forze di Difesa israeliane contro la democrazia e la libertà di parola  Le Forze di Difesa israeliane hanno deciso di dichiarare i villaggi palestinesi di Bil'in e Na'alin zone militari chiuse per i prossimi sei mesi, ciò è antidemocratico ed è contro la libertà di manifestare. Questo richiede un' immediata petizione alla Corte di Giustizia ,in quanto è una decisine priva di qualsiasi giustificazione. Negli ultimi anni i due villaggi simboleggiano la lotta contro il muro che separa gli abitanti dalle loro terre. La lotta èlegittima. Grazie a queste iniziative l'High Court ha ingiunto di modificare il tracciato del muro nei pressi di Bil'in, una decisione che l'IDF non ha ancora attuato e ciò è palesemente antidemocratico.Gli abitanti dei villaggi e i loro sostenitori - ebrei, arabi e attivisti stranieri - devono avere il diritto di protestare e di battersi per i loro diritti. In questi anni sono stati ucisi 23 manifestanti, la metà delle quali minorenni, nessun soldato israeliano è stato ucciso.Le dimostrazioni per lo più non sono violenti, l'IDF ela polizia di frontiera , invece, hanno esercitato una repressione eccessiva e inutile. Nonostante i disagi le Forze di Difesa israeliane devono permettere questa protesta. L'alternativa potrebbe essere il terrorismo.La decisione dell' IDF è grave da un altro punto di vista: non c'è mai stata una simile svolta radicale nei confronti di manifestazioni di destra o dei coloni ,ai quali è permesso bruciare i campi , sradicare gli alberi, diffondere il terrore mentre la polizia sta a guardare. Quando la sinistra vuole protestare e dimostrare, l'IDF dichiara l'area una zona militare chiusa. L'iDf così non solo pone in discussione uno dei valori fondamentali della democrazia,ma discrimina politicamente in quanto concede eccessiva libertà ai settler e usa la mano pesante contro i manifestanti di sinistraIDF vs. democracy

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 I VILLAGGI DELLA RIVOLTA SARANNO AREE MILITARI Dopo gli arresti dei leader della protesta, le perquisizioni nelle case dei partecipanti alle marce anti-apartheid del venerdì e la repressione dei cortei pacifici, arriva la decisione più clamorosa: le autorità d'occupazione hanno dichiarato hanno dichiarato «area militare chiusa» fino al 17 agosto prossimo Bilin e Nalin, i villaggi palestinesi dove negli ultimi mesi si è fatta più intensa la protesta conto il muro che sottrae terra ai palestinesi e li isola dai loro campi. Venerdì notte decine di soldati, alcuni dei quali mascherati, hanno affisso a Nalin l'ordinanza militare, firmata dal capo del Comando centrale, il generale Avi Mizrahi. Per quanto riguarda Nalin, il divieto dovrebbe applicarsi all'intero villaggio, mentre a Bilin limitarsi agli uliveti nelle terre tra il muro e le case dei palestinesi. In entrambi i casi l'effetto sarà quello di rendere impossibili le manifestazioni pacifiche, a cui partecipano gli abitanti palestinesi dei villaggi, decine di attivisti internazionali e pacifisti israeliani.I villaggi della rivolta saranno aree militari




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