Lee Vered : Il cowboy di mezzanotte di Tel Aviv . Storie di adolescenti e giovani uomini che si prostituiscono
Sintesi personale Vengono a Tel Aviv da tutto il paese ,adolescenti e giovani cacciati dalle loro famiglie perché gay. Il loro punto di incontro è la vecchia stazione centrale degli autobus, sopravvivono grazie alla prostituzione.I nomi citati nell'articolo sono fittizi.
Ruru,ha 23 anni :" Ho iniziato quando avevo 12 anni. Sono cresciuto in un villaggio arabo, nel centro del paese.Quando ho confessato ai genitori chi veramente ero e chi amavo,mi hanno buttato fuori di casa il giorno stesso. Sono venuto a Tel Aviv nei pressi della vecchia stazione centrale. Qui ha incontrato un palestinese che aveva paura di tornare a casa dopo essere stato etichettato come un collaboratore.Gli ho chiesto aiuto e lui mi ha portato a Gan Hahashmal. E' salito su una macchina e ,quando è sceso, mi ha mostrato il denaro guadagnato. È così che ho iniziato .A 14 anni ho cominciato a sperimentare le droghe pesanti, ma poi ho smesso . Ora fumo hashish e bevo tutto il giorno per calmare la mente e il pianto. A 18 anni sono finito in prigione . Ero in un club, ho parlato arabo e sono stato lapidato. Qualcuno mi ha spinto e mi ha chiamato 'puzzolente arabo' . Non ho potuto controllare la mia rabbia. Avevo un coltello così gli inferto 26 coltellate. Mentre era in prigione,ho ferito un altro detenuto e per questo la condanna è stata prolungata. Da 4 mesi sono libero .Sono immediatamente ritornato a "casa, qui alla vecchia stazione. Tutti quelli che che conosco , da quando sono nel giro della prostituzione, o sono impazziti o si sono suicidati o sono andati in prigione o sono diventati tossicodipendenti. Non ho ancora visto qualcuno diventare un uomo ricco o felice.Da quando avevo 12 anni ho vagato per le strade in mezzo a voi e nessuno mi ha aiutato. Tu tornerai a casa e ti scorderai di me.Chi dorme in un letto nella propria casa ,dimentica le persone che sono in strada," dice allontanandosi con il suo zainetto, Per anni, Gan Hahashmal è stata frequentata da tossicodipendenti , prostitute di sesso maschile, in particolare i minori, ma non è cambiato nulla negli ultimi anni. La polizia ha cercato di ripulire la zona e ,in breve tempo, club e boutique di stilisti l'hanno trasformata in una zona commerciale: Tel Aviv Soho. La prostituzione maschile non è scomparsa, si è solo spostata verso la vecchia stazione centrale degli autobus e per le vie laterali . Le prostitute transgender hanno una reputazione feroce, ma il loro atteggiamento aggressivo scaturisce dalla necessità di difendersi in gruppo poichè sono esposte a violenze verbali , a provocazioni da parte dei passanti e spesso sono molestate dagli ubriachi.
Uri Eick, coordinatore del LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), divisione del Ministero della Salute Levinsky Clinic precisa "La prostituzione maschile tenta di occultarsi per la vergogna. La prostituzione femminile è legittimata, purtroppo, da molti e non mette in discussione l'identità della donna . La prostituzione maschile viene bollata e mina l'identità maschile.I giovani che vivono sulla strada spesso hanno subito abusi sessuali, ma non ne parlano.Non tutti sono necessariamente omosessuali. Per esempio i tossicodipendenti ammettano che scelgono la prostituzione solo per far soldi in modo rapido e poter comperare la droga, mentre per i clandestini e i rifugiati è un mezzo per sopravvivere.Molti dei loro clienti sono uomini sposati, uomini che spesso si vergognano di riconoscere la propria omosessualità.Chi vuole uscire dal giro, non sa dove andare. Esistono pochi centri di aiuto, come quello di Beit Dror, l'unico progetto funzionante è quello di Selait( per donne).Ogni Giovedi sera , la Clinica Levinsky invia una unità mobile nelle zone frequentate da prostitute di sesso maschile. Vi fanno parte: Eick, assistente sociale , un medico e una squadra di volontari. Queste persone parlano con gli uomini cercando di stabilire un rapporto di fiducia. Fanno test per diagnosticare le malattie sessuali (STD s), danno opuscoli informativi su come prevenirle ,distribuiscono preservativi.
Amer, di 19 anni,proviene da un villaggio beduino . Eick va verso di lui e lo invita a nell'unità mobile. E' diffidente perchè teme di essere fermato dalla polizia e non ha i documenti. Accetta comunque di sottoporsi ai test e di parlare con noi . È venuto a Tel Aviv un anno e mezzo fa : "Ho dormito in strada per un paio di settimane. Non riuscivo a trovare un lavoro. Un uomo mi ha offerto la possibilità di lavorare come prostituta e ho accettato. Solo per i soldi , io preferisco le donne".La sua famiglia non sa quello che sta facendo. Sei mesi fa è stato ricoverato in un reparto psichiatrico per esaurimento nervoso. "Ho attacchi di rabbia e angoscia. Due giorni fa sono stato derubato . Questa è una zona pericolosa"
Anat, di 18 annni, ha un aspetto affascinante , si droga e vorrebbe ammalarsi di Aids e spiega il perchè sorridendo : "Ho voglia di uccidermi. Voglio uccidere me stesso . Qui c'è molta violenza, non so neanch'io come possa essere ancora vivo . Mi prostituisco dall'età di 14 anni. La famiglia non avrebbe mai accettato il mio desiderio di cambiare sesso, così sono scappata"
Almaz ha 19 anni ed è un arabo israeliano. L'anno scorso ,mentre passeggiava con il suo fidanzato ,è stato attaccato con gas lacrimogeni dai suoi parenti che a forza l' hanno trascinato in macchina per riportarlo nel suo villaggio: ""Durante il tragitto, mi hanno legato le mani con una cintura minacciandomi di uccidermi. Quando siamo arrivati mi hanno lasciato ammanettato e incatenato su un materasso in una casa abbandonata. Porto ancora i segni della loro violenza.La polizia mi ha liberato e loro ora sono agli arresti domiciliari. Ho paura che possano tornare e farmi ancora male.La società dà alle persone come me solo una scelta - lavorare nella prostituzione. E 'molto difficile per me, mi disgusta.Voglio un lavoro normale. Questo non è il mio mondo. Sono un romantico, credo nell'amore. Odio lavorare sulla strada. E 'un luogo violento. Non so cosa fare."
Yotam : "Voglio smettere di lavorare nella prostituzione. Mio padre era un tossicodipendente continuamente dentro e fuori dai centri di riabilitazione e dalla prigione. A 15 anni ha iniziato a prostituirsi. Un uomo mi ha offerto NIS 500 per il sesso. Ero giovane e , così, ho fatto un sacco di soldi in pochissimo tempo e ho cominciato a trascurare il mio lavoro regolare .Per tre anni ho condotto una doppia vita: famiglia, fidanzata , lavoro . Da tre anni nascondo la mia attività alla famiglia e agli amici. Vivo una doppia vita. Quando mia madre mi chiede da dove proviene il denaro, le dico che ho ricevuto bonus al lavoro. Credo che lei sappia cosa realmente faccio, ma preferisce non saperlo. Guardo la gente di qui e ho paura di diventare come loro, paura di cadere nella droga, di impazzire . La prostituzione fa impazzire la gente. "
Wasim, ha 24 anni, arrivato qui due mesi fa. E 'nato e cresciuto in una casa violenta:""Tutto quello che ricordo dalla mia infanzia è povertà e fame. A 17 anni, mio fratello ha cercato di aggredirmi sessualmente. Sono scappato a Tel Aviv. La prima volta in strada ho guadagnato 1.200 shekel . Ho deciso di continuare. Il mio sogno è trovare un lavoro normale, avere una casa. Sto facendo qualcosa che non mi piace, mi sto violentando pur di far soldi rapidamente"
Il costo di una prestazione è di circa 100 shekel in strada, 250-300 shekel negli appartamenti Jamil, di 22 anni e il suo amico Michael, 19 anni, condividono un appartamento . Entrambi lavorano nella prostituzione. Michael proviene da una grande famiglia, suo padre è tossicodipendente." A 13 anni ho iniziato a lavorare in un negozio vicino alla stazione degli autobus.Un giorno, un uomo mi offrì 500 shekel Da allora tutto è cambiato .Dentro di me, anche se cerco di far finta di nulla, non riesco a scacciare l'inquietante sensazione di fare tutto questo solo per i soldi. Questo mi distrugge . E' difficile uscire dal giro. Ho paura che mia madre scopra la verità . Non voglio che lei mi abbracci, perché mi sento sporco"
Jamil: "Penso che la società e le donne si debbano svegliare. Sulla strada ci sono adolescenti di 13 o 14 anni e ogni uomo che viene qui, religioso o laico, ha un anello di nozze. Viviamo in un mondo malato, circondati da clienti malati , perdiamo l'innocenza sviluppando l'odio per noi stessi .Nessuno è veramente felice."
Quella notte li accompagno, vestiti da donne, nei pressi della vecchia stazione degli autobus . Una fila di veicoli si sta già formando.The midnight cowboys of Tel Aviv
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