Dal Blog"Guerre Contro" :“Palestinesi? Un popolo inventato”, e piovono soldi

Sheldon Adelson ha dato 5 milioni di dollari ad un gruppo pro-Gingrich, il candidato alle primarie repubblicane per la corsa alla Casa Bianca.
Migliardario americano, stretto alleato del premier israeliano Benjamin Natanyahu, ha finanziato un super comitato elettorale denominato “Vincere il Nostro futuro” che sostiene Newt Gingrich, ormai famoso per avere dichiarato che “i palestinesi sono un popolo inventato”.
La notizia arriva Associated Press, ed è stata riportata in un articolo del 9 gennaio 2012, pubblicato sul quotidiano israeliano Haaretz.
Il migliardario americano, proprietario fondatore di una società a Las vegas, è anche proprietario in Israele di un giornale, Israel Hayom e di una casa da gioco  The Sands Resort Casinò di Betlemme. Adelson è un sostenitore di lunga data del partito repubblicano. In passato aveva già sostenuto Newt Gingrich nell’attaccare un altro candidato, Mitt Romney, nello Iowa.
Nonostante la recente uscita di Gingrich relativa “all’invenzione dei palestinesi” abbia sollevato diverse critiche (sempre troppo poche, secondo me. NdR) anche negli USA, Aldenson ha ribadito il concetto domenica davanti ad una platea di giovani riuniti per la festa ebraica di Hanukkah: “Leggete la storia di coloro che ritengono di essere palestinesi, Gingrich ha recentemente dichiarato che i palestinesi sono un popolo inventato. Vi saranno un certo numero di palestinesi che si riconosceranno in questa affermazione”.
A Newt Gingrich quei soldi faranno sicuramente comodo per far dimenticare ai suoi potenziali elettori di avere mentito sostenendo che ha chiedere il divorzio, anni fa, era stata la moglie, ma è stato smentito dai propri rivali di partito, che hanno tirato fuori la sua richiesta di divorzio. Ha dovuto scusarsi pubblicamente – si è addirittura messo a piangere – ma gli americani sono anche così.
A proposito. Il Vaticano ha deciso di sostenere apertamente il suo rivale da sempre, Mitt Romney, con l’appoggio ufficiale di ben 5 ex ambasciatori presso la Santa Sede, “per la sua posizione contro l’aborto e a “difesa del matrimonio e della famiglia”.
Intanto, i palestinesi – che non sapevano di non esistere – ringraziano.

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