Amira Hass : Israele espelle a Gaza uomo palestinese considerato da Hamas collaborazionista e ponendone in pericolo la vita




Un uomo palestinese di 28 anni , accusato da Hamas di collaborazione con gli israeliani , è stato espulso da Israele  a  Gaza la settimana scorsa per ordine della Corte Suprema di Giustizia.  Dal 2000   egli ha vissuto per lo più in Israele illegalmente e in Cisgiordania  dove la moglie israeliana e la figlia vivono.    Nel 2006, dopo essere tornato a Gaza volontariamente è stato arrestato dai funzionari di Hamas e torturato, secondo la sua dichiarazione all'avvocato  Abir Bachar.  Durante un bombardamento israeliano è riuscito a fuggire dal carcere e ad entrare nuovamente in Israele.Nel novembre del 2010, dopo essere stato catturato ed espulso a Gaza, è fuggito subito attraverso  Rafah e il Sinai.Catturato  di nuovo a metà dicembre, mentre cercava  di entrare in Israele ,è stato  sottoposto a processo.La  Pretura israeliano ha ordinato  di  espellerlo  in  Cisgiordania in quanto   a Gaza avrebbe rischiato vita.Il suo periodo di detenzione si è concluso  nel mese di novembre 2011. Contrariamente alle istruzioni del giudice   le autorità carcerarie lo volevano mandare nella Striscia. Per questo motivo è stata  inoltrata una petizione all'Alta Corte di giustizia.Un  comitato  composto dello Shin Bet, IDF, polizia e funzionari del ministero dell'Interno ha  sostenuto  che l'espulsione verso la Cisgiordania o verso Gaza  ne avrebbe messo in pericolo la vita e ha discusso il suo caso due volte al telefono. A committee authorized to determine the merit of Palestinians' claims that expulsion to the West Bank or Gaza endangers their lives discussed his case twice, on the telephone. The committee consists of Shin Bet, IDF, police and Interior Ministry officials


.David Angel, un avvocato che rappresenta  i palestinesi le cui vite sono minacciate , scrive sul suo sito: "Il comitato è segreto e quasi nulla si sa circa la sua composizione, metodi di funzionamento,modo in cui prende le sue decisioni .... Nella  maggior parte dei casi la commissione afferma  [presso la High Court ) che  il detenuto non è minacciato ".La maggior parte delle petizioni vengono  ricusate argomentando che non sussiste alcun pericolo  di vita per il richiedente . Bachar ,nella  sua richiesta di non espellere  a Gaza il suo cliente ,  ha citato il trattato internazionale che prevede che i richiedenti asilo non siano  rimandati negli  Stati  dove la loro vita sarebbe in pericolo.  Ma giudici Asher Grunis, Edna Arbel e Yoram Danziger hanno  stabilito il 21 marzo che "le affermazioni del giovane palestinese sono prive di fondamento".
A Gaza, intanto, tre delle quattro persone condannate a morte dall'inizio dell'anno sono state  impiccate . I loro nomi completi non sono stati rilasciati. Due erano stati giudicati colpevoli di rapimento e omicidio,  il terzo di tradimento.


2  GIOVEDÌ 28 LUGLIO 2011

Hamas condanna a morte due palestinesi accusati di omicidio e collaborazione con Israele

   Due palestinesi sono stati impiccati dal governo di Hamas con l'accusa di aver collaborato con Israele. A riportare la notizia è il ministero degli interni di Gaza.
“La Corte di Gaza aveva condannato gli imputati il 29 novembre 2004 alla pena di morte e la Corte di Cassazione aveva rifiutato l'appello e ha confermato la sentenza per il 14 luglio 2011” ha dichiarato il ministro. E' la seconda esecuzione fatta dal governo di Hamas nel 2011.   I due uomini, identificati solo come R.A.Q. e M.A.Q. erano accusati di omicidio, tentato omicidio e collaborazione con Israele.   Gli statuti dell'Autorità Palestinese permettono la pena di morte sia in Cisgiordania (per 17 
reati) che nella Striscia di Gaza (per 15 reati) e la condanna deve essere fatta da tribunali civili ordinari. Inoltre, in seguito all'attuazione del codice penale rivoluzionario dell'OLP del 1979, la pena di morte è stata estesa ad altri 42 reati e viene eseguita principalmente da tribunali militari. Tra i reati puniti con pena di morte ci sono l'omicidio, il traffico di droga e il collaborazionismo con Israele. Tutti gli ordini di esecuzione devono essere approvati dal presidente palestinese prima di essere eseguiti, ma Hamas dal 2009 non riconosce più la legittimità di Mahmoud Abbas.
“L'attuazione di qualsiasi sentenza di pena di morte senza la ratifica del presidente costituisce una violazione della legge e della costituzione” ha affermato in una dichiarazione il Centro Palestinese per i diritti umani (PCHR). Atto che ha acquisito una rilevanza particolare dopo il patto di riconciliazione siglato tra Fatah e Hamas a maggio 2011.



3   VENERDÌ 16 APRILE 2010  Amnesty e Human RIGHTS WATCH condannano le esecuzioni di Hamas Due palestinesi sono stati impiccati dal governo di Hamas con l'accusa di aver collaborato con Israele. A riportare la notizia è il ministero degli interni di Gaza.
“La Corte di Gaza aveva condannato gli imputati il 29 novembre 2004 alla pena di morte e la Corte di Cassazione aveva rifiutato l'appello e ha confermato la sentenza per il 14 luglio 2011” ha dichiarato il ministro. E' la seconda esecuzione fatta dal governo di Hamas nel 2011.
I due uomini, identificati solo come R.A.Q. e M.A.Q. erano accusati di omicidio, tentato omicidio e collaborazione con Israele.   Gli statuti dell'Autorità Palestinese permettono la pena di morte sia in Cisgiordania (per 17 reati) che nella Striscia di Gaza (per 15 reati) e la condanna deve essere fatta da tribunali civili ordinari. Inoltre, in seguito all'attuazione del codice penale rivoluzionario dell'OLP del 1979, la pena di morte è stata estesa ad altri 42 reati e viene eseguita principalmente da tribunali militari. Tra i reati puniti con pena di morte ci sono l'omicidio, il traffico di droga e il collaborazionismo con Israele. Tutti gli ordini di esecuzione devono essere approvati dal presidente palestinese prima di essere eseguiti, ma Hamas dal 2009 non riconosce più la legittimità di Mahmoud Abbas.
“L'attuazione di qualsiasi sentenza di pena di morte senza la ratifica del presidente costituisce una violazione della legge e della costituzione” ha affermato in una dichiarazione il Centro Palestinese per i diritti umani (PCHR). Atto che ha acquisito una rilevanza particolare dopo il patto di riconciliazione siglato tra Fatah e Hamas a maggio 2011.
 Joe Stork, vice-direttore del settore Medio Oriente di Human Rights Watch, ha dichiarato: “Le autorità di Hamas non dovrebbero fare passi all’indietro, applicando la pena capitale nei confronti di persone riconosciute colpevoli al termine di processi lontani da standard di equità”. Non è noto quanti siano in totale i palestinesi condannati a morte nella Striscia di Gaza da Hamas con l’accusa di aver passato informazioni ad Israele. (Fonti: The Jerusalem Post, 07/04/2010)http://www.nessunotocchicaino.it/new...mento=13303791


4     LUNEDÌ 16 GENNAIO 201   Mo: Gaza; Ong, Hamas condanna a morte 'collaborazionista'ANSAmed) - GAZA, 16 GEN - Insensibile alle critiche giunte da più parti del mondo e anche da Ong palestinesi, Hamas ha emesso questo mese una nuova condanna a morte, la prima del 2012 e la 36.ma da quando ha espugnato il potere con la forza nel 2007. Lo rende noto una Ong di Gaza, Pchr, mentre da Israele giungono proteste per la partecipazione di Hamas ad una riunione della Commissione per i diritti dell'uomo organizzata a Ginevra dall'Unione inter-parlamentare.
Pchr-Gaza ha appreso che l'11 gennaio un tribunale militare ha condannato a morte per impiccagione un palestinese di Gaza di 48 anni, ritenuto colpevole di "collaborazionismo" con imprecisate forze ostili e di complicità in un omicidio. Come in passato la Ong non contesta a Hamas il diritto di combattere il fenomeno del collaborazionismo, ma ribadisce che ogni imputato ha diritto ad un processo sulla base di standard legali internazionali. Secondo Pchr, nei territori palestinesi la pena di morte (comminata 122 volte a partire dal 1994) andrebbe abolita del tutto.  E in Israele ha intanto destato forte irritazione l'invito esteso ad una delegazione di Hamas proveniente da Gaza di partecipare a Ginevra ai lavori della Commissione per i diritti dell'uomo. Il presidente della Knesset (parlamento) Reuven Rivlin, un dirigente del Likud, ha anticipato che Israele chiederà spiegazioni ed estenderà comunque una protesta ufficiale.(ANSAmed)Mo: Gaza; Ong, Hamas condanna a morte 'collaborazionista'


 

5   LUNEDÌ 9 FEBBRAIO 2009    M.O.: AMNESTY, HAMAS PERSEGUITA 'COLLABORAZIONISTI' ISRAELE  ASCA-AFP) - Londra, 10 feb - Hamas sta portando avanti dall'offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza ''una campagna di persecuzione'' nei confronti di coloro che, a suo parere, hanno ''collaborato'' con lo Stato ebraico. E' quanto denuncia Amnesty International in un comunicato, citando testimonianze che ha raccolto sul posto.  Durante questa ''campagna'', aggiunge l'Ong, ''una ventina di uomini sono stati assassinati e decine di altri feriti o torturati''.  Questa denuncia conferma quelle di gruppi per la difesa dei diritti umani e di vittime di questa repressione nell'enclave palestinese. Due di questi gruppi, il centro Ad-Dameer e il Centro palestinese per i diritti dell'uomo (Phcr), avevano riportato a fine gennaio che decine di membri di Fatah o persone accusate di essere dei ''collaboratori'' di Israele sono state aggredite da uomini dei servizi di sicurezza di Hamas durante e dopo l'offensiva israeliana.   Come questi gruppi, Amnesty denuncia dei ''rapimenti, delle esecuzioni deliberate e illegali, torture e minacce di morte contro le persone accusate di 'collaborare' con Israele, come contro oppositori e persone che criticavano Hamas''.
mlp/sam/alf


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