Tel Aviv: Israeliani in marcia contro il razzismo
Venerdì 25 Maggio 2012 | Yuval Ben-Ami
Una riflessione sulle proteste di ieri sera contro il razzismo, con le foto di Sasha Y. KimelMarching in pain: Images from Tel Aviv’s post-riot protest
Diverse centinaia di israeliani hanno marciato a Tel Aviv e a Gerusalemme, dirigendosi verso i simboli del sistema politico che ha prodotto l'incitamento all'odio : la Knesset a Gerusalemme, il quartier generale del partito Likud a Tel Aviv.
Molti dei miei amici ed io eravamo così scioccati e depressi per quanto avvenuto Mercoledì che abbiamo trovato difficile esprimere i nostri sentimenti. Io non sono riuscito a scrivere nulla su questo argomento né in ebraico né in inglese.
La manifestazione doveva aver luogo nel quartiere Tikva , ma è stata spostata in modo da evitare ulteriori violenze. Gli attivisti temono di essere considerati nemici dai residenti ebrei a sud di Tel Aviv, trascurati per decenni e il cui disagio viene ora usato dai politici cinici.
Per molti di noi le finestre rotte, i saccheggi , gli attacchi contro gli Africani rammentavano le atrocità commesse contro gli ebrei in Europa e internet è piena di riferimenti ai pogrom e alla Notte dei Cristalli.
Mentre scrivo queste parole la violenza tollerata dal governo e alimentata da politici di destra si infuria di nuovo. In questo momento i campi intorno al villaggio di Madama, vicino a Nablus, stanno bruciando perché dati alle fiamme dai coloni ebrei di Yitzhar . La zona è sotto il controllo israeliano, ma gli israeliani non garantiscono sicurezza ai villaggi, così gli abitanti stessi devono spegnere il fuocoi.
La destra israeliana che consente di violenza dei coloni e che incita gli abitanti del Sud Tel Aviv alla violenza, ora è più potente e più estremista che mai. Pochi di noi provano ogni giorno a spegnere gli incendi con i nostri secchi di fede, speranza e amore. Sappiamo che sono secchi, e non c'è bisogno di fingere il contrario.
La nostra sola speranza è in una ripresa delle proteste sociali . Questa volta, dobbiamo essere sicuri di puntare il dito direttamente contro il governo e la coalizione di destra, denunciando i temi della corruzione e dell'economia dirottata.
Una struttura anti-democratica, negligente e razzista è al lavoro per demolarizzarci. Siamo ancora forti, ma abbiamo bisogno di un cambiamento di rotta prima che la situazione peggiori ulteriormente.
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