Flottiglia di Gaza 2010: ufficiali israeliani incriminati da una corte turca



REDAZIONE
 3 GIUGNO 2012 0
di Ann Wright  –  2 giugno 2012
Due anni fa sono stata una passeggera sulla prima Flottiglia della Libertà per Gaza che era salpata per rompere il blocco navale israeliano su Gaza.  Ho visto da una piccola imbarcazione, chiamata Challenger 1, come la nave più grande, la Mavi Marmara, con quasi 600 passeggeri, è stata brutalmente attaccata dai commando delle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Trenta minuti dopo è stata attaccata la nostra imbarcazione.
Usando cecchini dagli elicotteri i commando israeliani hanno colpito molti dei passeggeri sul ponte scoperto della nave. Altri commando hanno fatto fuoco da imbarcazioni, lanciando anche granate a percussione, contro tutti livelli della nave.  Una volta calatisi dagli elicotteri e abbordata la nave, i commando hanno ucciso a bruciapelo cinque passeggeri, compreso un cittadino statunitense diciannovenne, Furka Dogan, nel cui corpo sono stati rinvenuti cinque proiettili, di cui uno alla nuca.  Nove persone, otto cittadini turchi e un cittadino statunitense, sono state uccise e cinquanta altre sono state ferite. Un turco ferito gravemente è morto in seguito, dopo essere rimasto in coma per molti mesi.
Ciascuna delle sei navi della flottiglia è stata attaccata da commando delle Forze di Difesa Israeliane.  I passeggeri delle navi sono stati colpiti con pistole elettriche e malmenati dai commando.  Pallottole a salve contenenti vernice sono state sparate in faccia ai passeggeri mancando di poco gli occhi e le parti fragili del cranio.
I commando dell’IDF hanno sequestrato ai passeggeri computer, telecamere, carte di credito e d’identità e diverse centinaia di migliaia di dollari in contanti. I commando dell’IDF hanno venduto molti dei computer rubati. Pochissime delle cose sequestrate dall’IDF sono state restituite ai passeggeri.
La Mavi Marmara è stata restituita alla Turchia con una nuova mano di vernice per coprire le macchie di sangue dei feriti e uccisi. Le altre cinque navi sono tuttora trattenute dal governo israeliano nel porto di Haifa.
Incriminazione di alti ufficiali dell’esercito israeliano da parte di un tribunale turco
Il 28 maggio 2012, quasi due anni dopo l’attacco israeliano, un tribunale di Istanbul, Turchia, ha votato all’unanimità l’approvazione dell’incriminazione dell’ex capo militare israeliano, generale di corpo d’armata Gabi Ashkenazi, e di Eliezer Marom, Amos Yadlin e Avishai Levi, ex comandanti della Marina, dei Servizi d’Informazione dell’Aviazione e dei Servizi d’Informazione dell’Esercito israeliani.  Se condannati rischiano nove condanne all’ergastolo per “incitazione a omicidi mostruosi e mediante tortura.”http://www.haaretz.com/news/diplomacy-defense/turkish-court-charges-senior-idf-officials-over-gaza-flotilla-deaths-1.432983#article_comments
L’accusa ha coinvolto anche numerosi soldati non identificati che hanno sparato ai passeggeri. Le accuse contro i membri dell’esercito israeliano includono sequestro di mezzo di trasporto, omicidio volontario, tentato omicidio, persecuzione e danneggiamento della nave.
L’accusa enumera 490 vittime e querelanti, tra cui 189 feriti durante l’attacco.  L’accusa ha respinto le affermazioni di Israele che i commando israeliani, che avevano abbordato la Mavi Marmara avevano agito per legittima difesa, affermando che i commando israeliani hanno usato una violenza sproporzionata sparando con armi pesanti e fucili automatici contro passeggeri che avevano impugnavano soltanto “aste di plastica di bandiere, cucchiai e forchette.” L’accusa ha affermato che alcune delle vittime sono state uccise con colpi d’arma da fuoco a bruciapelo e alle spalle.
2011 – Flottiglia per Gaza e Onde della Libertà  [Freedom Waves]
Nonostante il letale attacco israeliano di un anno prima, nel 2011 attivisti cittadini di tutto il mondo hanno predisposto dieci navi che dovevano salpare per forzare il blocco navale israeliano su Gaza. I governi israeliano e statunitense hanno esercitato pressioni sul governo greco per impedire la partenza di otto delle navi, che si trovavano in Grecia.  Tre navi della Flottiglia 2011 per la Libertà di Gaza hanno alla fine sfidato il blocco israeliano. Una nave che era partita dalla Francia nel luglio 2011e due altre (una della campagna irlandese e uno della campagna canadese/australiana) che erano partite dalla Turchia nel novembre 2011 sono state intercettate dalla marina israeliana, le imbarcazioni confiscate e i passeggeri deportati da Israele.
La prossima sfida al blocco israeliano – l’Arca di Gaza
Impegnati a continuare ad attirare l’attenzione internazionale sul continuo brutale blocco navale israeliano contro Gaza, gli attivisti internazionali stanno collaborando con la comunità marittima di Gaza per preparare una nave che salpi DA Gaza, trasportando merci esportate da Gaza che saranno acquistate dalla comunità internazionale. La nave sarà chiamata “Arca di Gaza” e fornirà addestramento professionale e impiego per i lavoratori sull’imbarcazione nonché un mercato per i magnifici manufatti di Gaza.  http://www.tahrir.ca/en/gazaark
Ann Wright ha trascorso 29 anni nell’esercito e nella riserva statunitense e si è dimessa con il grado di colonnello. E’ stata diplomatico per 16 anni e si è dimessa nel 2003 per contestare la guerra in Iraq. Si è recata a Gaza tre volte nel 2009, ha contribuito a organizzare la Marcia della Libertà di Gaza del 2009 ed è stata passeggera delle Flottiglie della Libertà per Gaza del 2010 e 2011. E’ stata organizzatrice della nave USA per Gaza, la Audacity of Hope [Audacia della Speranza], ed è organizzatrice della campagna statunitense per l’Arca di Gaza.
ZNet – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale: Warisacrime.org
traduzione di Giuseppe Volpe
© 2012 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

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