ISRAELE: CASE PER I COLONI IN CISGIORDANIA, TENDE E CARCERE PER I MIGRANTI IRREGOLARI


1  Nuove case per i  israeliani in Cisgiordania e migliaia di tende per i africani che raggiungono  e che il primo ministro Benjamin Netanyahu vuole lontani dalle città. In un colpo solo Netanyahu ha dato una ulteriore e decisa svolta alla sua politica prima invitando a respingere una legge che avrebbe legalizzato un insediamento di cinque abitazioni, quindi autorizzando a costruirne 850 circa: 300 a Beit El e 550 in altre zone della Cisgiordania.
Parlando a una radio, il primo ministro israeliano ha detto che Beit El sarà allargata e attirandosi poco dopo l’invettiva del presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, secondo cui le nuove costruzioni minacciano gli sforzi per arrivare alla pace. Una condanna è stata espressa anche dal Dipartimento di Stato americano.
Contemporaneamente il governo israeliano ha annunciato il piano per la disposizione di circa 20/25.000 tende attorno a diversi centri di detenzione da destinare ai migranti africani entrati irregolarmente. Le tendopoli saranno allestite in cinque centri di detenzione e saranno gestite dalle autorità carcerarie.
L’obiettivo della misura, scrive il quotidiano Haaretz, è di trasferire nelle tendopoli i migranti africani irregolari per lunghi periodi di detenzione così da prevenire un loro stabilimento nelle città israeliane. Gli ultimi sviluppi in tema di immigrazione sono stati accompagnati da una sentenza della Corte distrettuale di Gerusalemme che ha autorizzato il rimpatrio di 1500 circa sud-sudanesi.
         Israel announces plan to erect 20,000 tents for African migrants                           

2

NETANYAHU ANNUNCIA NUOVE COSTRUZIONI NEGLI INSEDIAMENTI

La costruzione di 850 nuove abitazioni negli insediamenti della Cisgiordania: è con questa promessa che il primo ministro Benjamin Nethanyahu ha provato a rabbonire i coloni che a centinaia si sono riuniti sotto le finestre della Knesset manifestando il loro malcontento. A motivare la protesta era stata la bocciatura a maggioranza da parte dell’Assemblea di due progetti di legge presentati dall’estrema destra, ma appoggiati anche da alcuni membri del Likud, tesi a regolarizzare la costruzione di cinque palazzine a Ulpana, in Cisgiordania.
Una lunga battaglia parlamentare che ha portato infine alla decisione di smantellare, come già ordinato dalla Corte suprema, i cinque edifici costruiti nella colonia di Beit El. Gli immobili tuttavia – ha fatto sapere poco dopo la bocciatura in parlamento l’ufficio del primo ministro – non saranno distrutti ma “trasferiti” in altra zona.
“Nessun governo sostiene l’iniziativa delle colonie come quello che dirigo” ha dichiarato Netanyahu strizzando l’occhio ai partiti di destra della sua coalizione di governo, sempre mobilitati per difendere gli abitanti delle colonie. Dal canto loro gli abitanti della palazzine – erette su terre private palestinesi – minacciano di ingaggiare battaglia quando le forze dell’ordine cercheranno di sgomberarli.
Ulpana è parte integrante della colonia di Beit El, edificata su terreni conquistati da Israele nella guerra del 1967. I palestinesi ne rivendicano il diritto legittimo, sottolineando che l’area dovrà rientrare nel futuro Stato di Palestina. Tutti gli insediamenti dei coloni in Cisgiordania e a Gerusalemme Est sono illegali in base al diritto internazionale.
 [AdL]
© 2012 MISNA - Missionary International Service News Agency Srl - All Right Reserved.

Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

giorno 79: Betlemme cancella le celebrazioni del Natale mentre Israele continua a bombardare Gaza

Video:Defamation - di Yoav Shamir Film

La Spoon River degli artisti di Gaza. Scrittori, poeti, pittori: almeno 10 vittime nei raid. Sotto le bombe muore anche la cultura palestinese