Israele: 70 intellettuali contro espulsioni immigrati Africa

 Un appello al governo affinché elabori una politica per l'assorbimento di decine di migliaia di africani immigrati senza permessi in Israele è stato pubblicato oggi su Haaretz da una settantina di noti intellettuali. Fra questi: gli scrittori Amos Oz, Yoram Kenyuk, Sami Michael e Yehoshua Sobol; il filosofo Yirmiahu Yovel; e la cantante Noa. Indignati per la prossima espulsione di almeno 600 cittadini sud-sudanesi (che dovrebbe iniziare domenica) questi intellettuali ricordano che anche i fondatori di Israele giunsero come profughi e che la Bibbia ricorda agli ebrei che anch'essi conobbero un periodo di schiavitù nell'Egitto del Faraoni. Lo stesso Menachem Begin (leader storico del Likud) - insistono - aprì 30 anni fa le porte di Israele a centinaia di profughi vietnamiti. Di conseguenza, concludono, è dovere del governo di cessare "di sobillare" contro gli immigrati originari dell'Africa e di elaborare piuttosto una politica che consenta, almeno in parte, il loro assorbimento nella società israeliana. Molti immigrati irregolari africani scelgono la strada del Sinai egiziano per raggiungere Israele, dove incorrono nel rischio di lunghi sequestri e violenze da parte di bande di predoni locali. (ANSAmed).
Israele: 70 intellettuali contro espulsioni immigrati Africa
Israele: documento in difesa africani


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