SIRIA :SEMPRE PIÙ EMERGENZA UMANITARIA, ANNAN VUOLE L’IRAN


E’ una situazione umanitaria in continuo peggioramento quella della Siria secondo l’Ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). In una nota diffusa oggi, l’organismo delle Nazioni Unite ha sottolineato che il crescente numero di civili in fuga crea delle necessità cui la Siria da sola non può rispondere sia per le limitate risorse locali sia per i combattimenti che rendono inaccessibili diversi servizi di base.
“Missioni compiute nelle ultime due settimane a Homs e Idlib – si dice nella nota – hanno consentito di appurare che un crescente numero di persone sta abbandonando le proprie case e le rispettive comunità”. Soltanto nella provincia di Idlib, dove i combattimenti stanno proseguendo, i civili bisognosi di aiuto e assistenza sono almeno 350.000 secondo stime rese pubbliche dalla Mezzaluna rossa. Un dato in aumento rispetto ai 150.000 ammessi dal governo di Damasco lo scorso marzo.
A Homs, sono circa un centinaio gli edifici utilizzati come luoghi di temporanea accoglienza per chi è fuggito dai quartieri al centro degli scontri.
Finora il grosso dell’assistenza è stato fornito dalle comunità locali che stanno garantendo alloggi temporanei, generi alimentari e beni di prima necessità. Tuttavia – avverte l’Ocha – la loro capacità di aiuto è diminuita e le donazioni locali alla Mezzaluna rossa si sono ridotte”.
Per tentare di trovare, nonostante tutto, una soluzione politica alla crisi, l’inviato speciale in Siria di Onu e Lega Araba, Kofi Annan, ha auspicato oggi il coinvolgimento dell’Iran in una prossima riunione in programma a Ginevra e ha invitato la comunità internazionale ad aumentare le pressioni su entrambe le parti. Nel corso di una conferenza stampa tenuta nella città svizzera, Annan ha detto che scopo della riunione – che potrebbe tenersi il 30 giugno – è quello di discutere di eventuali misure per concretizzare le proposte fatte e nominalmente accettate dalle parti e arrivare così a una soluzione politica.
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