Israele: L'IDF contro i giornalisti di Reuters scambiati per attivisti dei diritti umani
IDF soldiers assault Reuters journalists after mistaking them for human rights workers
Sintesi personale
Reuters ha riferito che due dei suoi cameraman hanno subito abusi da parte dei soldati israeliani a Hebron nella notte di Mercoledì.
Ecco un estratto dalla relazione di Reuters :
L'auto di Yousri Al Jamal e Ma'amoun Wazwaz è stata fermata da una pattuglia vicino al posto di blocco dove un adolescente palestinese era stato appena ucciso . Entrambi i giornalisti , che indossavano giubotti antiproiettili con stampato "Press", sono stati costretti a scendere dal veicolo.I soldati li hanno colpiti con il calcio dei loro fucili accusandoli di lavorare per l' ONG israeliana B'Tselem .Dopo averli fatti spogliare ,li hanno fatti inginocchiare sulla strada con le mani dietro la schiena spruzzando a distanza ravvicinata gas lacrimogeno. A causa del fumo prodotto
Wazwaz è stato ricoverato in ospedale e poi rilasciato
.E' bene riflettere sul motivo di tale brutalità: i militari pensavano che i due palestinesi lavorassero per B'Tselem,organizzazione israeliana per la difesa dei diritti umani. Cameram amatoriali hanno documentato numerosi episodi di abusi, raid notturni, "Price Tag" attacchi da parte dei coloni e altro ancora. Un fatto ben noto in Cisgiordania è che la presenza di telecamere ha spesso un "effetto restrittivo" sui soldati e coloni-
Jessica Montell, direttrice esecutiva di B'Tselem, mi ha detto quanto segue:
"Le videocamere fornite da B'Tselem si sono dimostratie efficaci per ottenere giustizia e scoraggiare la violenza. Funzionari militari hanno affermato che in questo modo si favorisce la promozione dello stato di diritto e nessuno può impedire ai civili di usare le telecamere in Cisgiordania. Tuttavia abbiamo assistito a una serie di incidenti preoccupanti durante la scorsa settimana a Hebron , evidentemente questo messaggio non è stato trasmesso in modo chiaro ai soldati sul campo."
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