A Gaza, ho trovato l'ebraico ovunque.


The Electronic Intifada
04.06.2013
http://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/gaza-i-found-hebrew-everywhere

 

A Gaza, ho trovato l’ebraico dovunque.
All’inizio di quest’anno, nell’assediata Striscia di Gaza l’Autorità Palestinese, gestita da Hamas, ha fatto scalpore quando ha deciso di rendere materia obbligatoria nelle scuole del territorio la lingua ebraica. 
di Ali Abunimah
La mossa è stata una sorpresa dato che non vi è praticamente alcun contatto diretto tra palestinesi di Gaza e israeliani di lingua ebraica, e, solo pochi mesi prima, le organizzazioni palestinesi di resistenza a Gaza avevano combattuto ferocemente contro l’ultima aggressione israeliana.
           
 A Gaza City, sotto una finestra l’insegna di un dentista in inglese, arabo ed ebraico, risalente probabilmente a prima del 1948.
 C’è un certo retroscena a tutto ciò: alcuni leader di Hamas hanno imparato a parlare l’ebraico nelle carceri israeliane e migliaia di palestinesi anziani di Gaza hanno acquisito dimestichezza con l’ebraico come risultato dell’aver lavorato in Israele come operai quando questo era ancora possibile. 
Arabo ed ebraico hanno un sacco di somiglianze e, come riportato dalla BBC, gli studenti che lo studiano a scuola “sembra che l’abbiano appreso rapidamente”. 
“E’ molto facile,” ha confessato la 14 enne Nadine al-Ashi alla BBC. “E’ più facile dell’inglese. Non è per nulla difficile.” Il che si accorda con la mia personale esperienza di interlocutore di lingua araba che ha studiato l’ebraico. Se si conosce l’arabo, l’ebraico seguirà a ruota rapidamente. 
Malgrado tutto, durante la mia visita non ho rinvenuto alcuna traccia di ebraico nell’arabo di Gaza come si trova invece tra i cittadini palestinesi di Israele, dove un buon numero di parole e di espressioni idiomatiche ebraiche prese in prestito sono entrate a far parte dell’arabo parlato quotidiano. 
Ma, dopo la mia visita a Gaza, penso che ci sia un altro motivo per cui la decisione di insegnare l’ebraico potrebbe non essere affatto inaspettata: la lingua ebraica, pur non usata a Gaza, è “visibile” ovunque, a riprova del rapporto coloniale occupante-occupato in atto tra Israele e Striscia di Gaza. 

A Gaza, l’ebraico è ovunque si guardi 

Con la dipendenza forzata di Gaza dai beni importati da Israele (fatta eccezione per quelli che passano attraverso i tunnel), i prodotti israeliani, etichettati in ebraico, sono onnipresenti. 
Ho visto pure alcuni graffiti in ebraico lasciati dalle forze di occupazione sulle fortificazioni erette dagli israeliani vicino al valico di Rafah – ma non sono stato abbastanza veloce da scattare foto con la macchina fotografica. 
Durante la mia visita nessuno ha fatto osservazioni specifiche in merito alla presenza dell’ebraico (diversamente dai prodotti israeliani che sono un argomento di discussione). 
E’ semplicemente un dato concreto della vita sotto l’occupazione e l’assedio israeliano quello per cui la gente che vive a Gaza non vi fa più caso? 
Ho trovato la cosa avvincente, e queste foto mostrano taluni dei tanti luoghi dove, a Gaza, compare l’ebraico, più o meno ovunque si guardi.
                     

Scatoloni di generi alimentari importati da Israele, con la scritta in ebraico, sono visibili in tutti i mercati di Gaza
                       
                        Cioccolata al latte israeliana al supermercato Abu Dallal a Nuseirat
                        

   Mercato degli abiti di seconda mano a Gaza City: una t-shirt smessa di un movimento giovanile sionista
(tradotto da mariano mingarelli)

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