Israele: domenticare il conflitto con i Palestinesi è facile per Israele. Questo è il problema

 Life’s a Beach: With the sun and cafes, It can be easy to forget about the occupation and conflict in Israel. That’s not necessarily a good thing.

Sintesi personaleIl posto migliore per dimenticare il conflitto israelo-palestinese è Israele. Nei circoli ebraici americani ne parliamo tutto il tempo, ma  in una caffetteria del  quartiere del sud di Gerusalemme   ci si sente in  un mondo lontano. Ironico, non è vero, poiché da quei locale  il conflitto è in realtà  a circa 5  chilometri di distanza, incarnato da  barriera di separazione e di un assemblaggio a serpentina degli  insediamenti.Ironico, ma anche prevedibile. L'efficacia della barriera è duplice: Ha posto fine agli  attacchi terroristici e che ha reso anche possibile vivere  a Ovest di  Gerusalemme o a  Tel Aviv facendo  finta che l'occupazione non esistaPurtroppo, questa è un'illusione  che determina  gravi conseguenze. A Sud  Gerusalemme  vi sono i  neocon del  Shalem Center  che per decenni hanno spacciata l'idea che non ci sia speranza di  pace con i palestinesi e  nelle parole di Daniel Gordis, uno dei portavoce più articolati di Shalem,  dovremmo ipotizzare 100 anni di occupazione. Deplorevole, Rabbi Gordis dice, ma inevitabile.Questa è una profezia che si autoavvera, naturalmente. Sostengono che non ci sia alcun interlocutore palestinese, minano  quei palestinesi che lo sono, ed ecco presto non ci sarà alcun partner palestinese.
In  qualche modo il resto del mondo  si siederà a guardare e permetterà  che questa situazione peggiori , anno dopo anno, decennio dopo decennio.
Israele si sta definendo nell' occupazione  e tutto il resto è commento.Questo è il motivo per cui si parla  di qualsiasi altra cosa:  la leadership tecnologica di Israele, il suo record sui diritti degli omosessuali, le sue compagnie di balletto .Per quelli di noi che hanno vissuto in Israele  tutti questi aspetti sono parte di una grande, complessa totalità,ma  per la maggior parte delle persone nel mondo, sono una distrazione,  forse  deliberata, dall' occupazione.Solo dentro la bolla si potrebbe immaginare che questa situazione sia sostenibile. Gordis ei suoi colleghi sostengono che ci vorrà un secolo perchè  la situazione cambi  e i suoi   alleati nella  Likud sono  per garantire che questo  avvenga.Ma  il mondo potrà   davvero tollerare questo per 100 anni? Certo che no!


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