Documento Cia: in Israele probabile impianto di Gas nervino

 An IDF drill in the Negev

 

Sintesi personale
Si pensa che Israele abbia segretamente sviluppato una gamma di armi chimiche tra il 1960 e il i970 come ulteriore difesa contro un attacco da parte dei circostanti stati nemici , secondo un articolo del Foreign Policy che cita un "documento segreto della Cia del 1983 : " un probabile impianto CW [chemical weapon] nerve agent era situato a Dimona sensitive Storage Area nel deserto del Negev . ..Inoltre "esiste un altro centro di produzione all'interno della sviluppata industria chimica israeliana. Anche se non possiamo confermare se gli israeliani possiedono agenti chimici letali , molti indicatori fanno ritenere che essi hanno a loro disposizione agenti nervini persistenti e non persistenti ,a mustard agent, and several riot-control agents... with suitable delivery systems." L' articolo sostiene che la ricerca e lo sviluppo di queste armi sono in corso presso Israel Institute for Biological Research a Nes Ziona a sud di Tel Aviv .Secondo il Foreign Policy tale progetto è stato intensificato in seguito alla guerra dello Yom Kippur nel 1973 inoltre , nel gennaio 1976 , l'intelligence USA ipotizzò che Israele avesse condotto un " test "sulle armi chimiche nel deserto del Negev .
L' autore delll'articolo afferma anche di aver individuato un possibile sito per lo stoccaggio di armi chimiche in una zona desolata e praticamente disabitata del deserto del Negev, a est del villaggio di al- Kilab , che dista solo 10 miglia dalla città di Dimona . "
Foreign Policy: US found probable "nerve agent production facility," according to CIA document.




An IDF drill in the Negev Photo: Reuters




Israel is believed to have secretly developed a range of chemical weapons in the 1960s and 70s as further defense against an attack by the surrounding enemy states, according to a report in Foreign Policy, which quotes a "secret 1983 CIA intelligence estimate."

The CIA document, Foreign Policy says, states that US satellites in 1982 found "a probable CW [chemical weapon] nerve agent production facility and a storage facility... at the Dimona Sensitive Storage Area in the Negev Desert." Furthermore, the document is claimed to have said, "Other CW production is believed to exist within a well-developed Israeli chemical industry."

The CIA document purportedly goes on to say that, "While we cannot confirm whether the Israelis possess lethal chemical agents, several indicators lead us to believe that they have available to them at least persistent and nonpersistent nerve agents, a mustard agent, and several riot-control agents... with suitable delivery systems."

The article claims that the research and development of these weapons is being carried out at what it brands the "secretive" israel Institute for Biological Research, located in Nes Ziona, a short distance south of Tel Aviv.

According to Foreign Policy, Work on the project was stepped up following the near disaster of the Yom Kippur War in 1973, when attacking Arab armies caught the state by surprise on the holiest day of the Jewish calendar.

The report also claims that in January 1976, US intelligence was led to believe that Israel conducted a "possible test" of chemical weapons in the Negev desert. The report quotes a US air force intelligence officer, who says that the US National Security Agency intercepted communications which proved that Israel Air Force bombers conducted simulated chemical weapons delivery missions at a bombing range in the Negev.

The author of the report also claims to have identified a possible site for the storage of chemical weapons in the Negev. After intensive research on Google Maps, the writer surmised that "imagery search found what I believe is the location of the Israeli nerve agent production facility and its associated chemical weapons storage area in a desolate and virtually uninhabited area of the Negev Desert just east of the village of al-Kilab, which is only 10 miles west of the outskirts of the city of Dimona."

The report comes as the United States government is currently seeking domestic and international consensus for truncated military action against the Syrian regime over its alleged recent use of chemical weapons on its own population



Allegato

What goes on behind the walls of Israel's Institute for Biological ...

Nena News
11.09.2013
http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=86128&typeb=0&CIA-armi-chimiche-in-mano-israeliana-dal-1983
CIA: armi chimiche in mano israeliana dal 1983

Un reportage di Foreign Policy svela documenti dell'intelligence USA, secondo i quali Israele produce sarin e gas chimici da trent'anni.

  Emma Mancini

Betlemme, 11 settembre 2013, Nena News - Mentre il mondo guarda alla Siria e Washington si arrampica sugli specchi per dimostrare l'utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Bashar al-Assad, spuntano nuove rivelazioni sugli arsenali in mano israeliana. In un reportage di Foreign Policy, pubblicato due giorni fa, compaiono documenti della CIA secondo la quale nel 1983 Tel Aviv ha avviato un vasto programma per rifornirsi di armi chimiche.







Per molti una notizia che fa poco scalpore: tra il 2008 e il 2009 la Striscia di Gaza subì un attacco senza precedenti, oltre 1.400 vittime. Durante Piombo Fuso, l'aviazione e l'esercito israeliano utilizzarono fosforo bianco contro la popolazione civile, un'accusa che Israele ha sempre rigettato ma che troverebbe conferma nelle prove raccolte da medici e infermieri, improvvisamente trovatisi di fronte a ustioni e ferite mai viste prima.


Secondo le rivelazioni di Foreign Policy, l'intelligence statunitense ritiene che Israele ha immagazzinato armi chimiche e biologiche già da trent'anni, al fine di completare il proprio arsenale nucleare. A dimostrarlo, una serie di documenti risalenti al 1983, chiusi negli archivi della CIA.


L'anno prima, nel 1982, satelliti spia americani individuarono "un probabile centro di produzione di gas nervino a Dimona, nel deserto del Negev", luogo che da anni viene identificato come magazzino nucleare israeliano. "Non possiamo confermare se Israele possiede agenti chimici letali, ma molti indicatori ci portano a ritenere che ha a disposizione sia gas nervino persistente e non persistente - si legge in uno dei documenti CIA - Si ritiene che esistano anche altre produzioni chimiche all'interno della ben sviluppata industria israeliana". Tra queste il famigerato sarin, gas che secondo Washington sarebbe stato utilizzato dal regime di Damasco a Ghouta, Damasco, il 21 agosto scorso.


Per ora Israele non commenta: l'ambasciata di Tel Aviv a Washington non ha rilasciato dichiarazioni in merito al reportage. Israele è uno dei quattro Paesi possessori di armi nucleari non riconosciuti come tali nell'ambito del Trattato di Non-proliferazione Nucleare. Tel Aviv non ha mai rilasciato dichiarazioni in merito, ma si ritiene che abbia avviato il proprio programma nucleare subito dopo la fine della Guerra dei Sei Giorni, nel giugno 1967. E sebbene non esistano dati certi, si stima che Israele possieda dalle 70 alle 400 armi nucleari.


Appare comunque stravagante l'attività di indagine della CIA sull'arsenale chimico israeliano: i servizi segreti americani hanno avviato la produzione e la sperimentazione di agenti chimici in casa israeliana, a partire dagli anni '70. Forse, quello che la CIA non sapeva era il proseguimento dell'attività nucleare e chimica israeliana, tenuta nascosta, ma che per molti altro non è che un segreto di Pulcinella. Nena News

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