A Parigi oggi hanno sfilato,fra gli altri, tutti in prima fila o a stretto contatto

François Hollande on Paris march

 A Parigi oggi hanno sfilato,fra gli altri, tutti in prima fila o a stretto contatto con i primi:
1. Il re Abdullah di Giordania,paese dove l'anno scorso un giornalista palestinese è stato condannato a 15 anni di lavori forzati.
2. Il primo ministro turco,che ha nelle sue prigioni il più alto numero di giornalisti nel mondo ( ultima retata prima di Natale)
3. Il primo Ministro d'Israele,re Bibi, il cui esercito la scorsa estate ha ucciso oltre ai 1600 civili, di cui 600 bambini, 16 giornalisti a Gaza abbattendo, la torre della televisione Al Jazeria.
4. Il ministro degli esteri dell'Egitto,dove il giornalista di Al Jazeera Shawkan è detenuto da almeno 500 giorni.
5. Il ministro degli esteri russo,che l'anno scorso ha incarcerato un giornalista per aver offeso un membro del governo.
6. Il ministro degli esteri algerino,che ha condannato il giornalista Abdessami Abdelhai a 15 anni di carcere.
7. Il primo ministro tunisino,che recentemente ha condannato il blogger Yassine Ayan a tre anni di carcere per aver diffamato l'esercito.
8. I primi ministri di Georgia e Bulgaria,che insieme detengono il record di aggressioni ai giornalisti.
9. Il capo del dipartimento di giustizia degli Stati Uniti,dove la polizia è accusata di aver aggredito dei giornalisti durante le recenti proteste a Ferguson.
10. Il Segretario Generale della NATO,accusato di aver deliberatamente bombardato e ucciso 16 giornalisti serbi nel 1999.
11. Il presidente del Mali,dove molti giornalisti sono stati espulsi per aver denunciato abusi dei diritti umani.
12. Il presidente palestinese Abbas,accusato di aver imprigionato molti giornalisti colpevoli di averlo offeso nel 2013.
13. Il primo ministro sloveno,dove un blogger è stato condannato a sei mesi di carcere per diffamazione.
14. Il primo ministro irlandese,dove la blasfemia è considerata reato.



“Dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà a Charlie Hébdo – ha dichiarato ieri il segretario generale di Reporter senza Frontiere Christophe Deloire – senza dimenticare tutti gli altri Charlie del mondo. Sarebbe inaccettabile se i rappresentanti dei paesi che impongono il silenzio ai propri giornalisti dovessero sfruttare l’attuale effusione di emozione per cercare di migliorare la propria immagine internazionale e poi continuare le loro politiche repressive quando tornano a casa. Non dobbiamo permettere che i predatori della libertà di stampa sputino sulle tombe di Charlie Hébdo“. - See more at: http://nena-news.it/marcia-di-parigi-la-sfilata-dellipocrisia/#sthash.xm3BVHy2.dpuf

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