Barak Ravid :Italian Jewish Leaders Urge Rivlin to Block New Israeli Envoy's Appointment



President Rivlin asked to intervene in appointment of former Italian parliamentarian Fiamma Nirenstein, who is close to Berlusconi, as Israel's...
haaretz.com

Leading figures in Italy’s Jewish community asked President Reuven Rivlin during his visit last week to intervene to block the appointment of former Italian parliamentarian Fiamma Nirenstein as Israel’s ambassador in Rome.

Last month Haaretz reported Prime Minister Benjamin Netanyahu’s intention to appoint Nirenstein to the post; the prime minister’s decision is unusual in that the current ambassador, Naor Gilon, still has a year until his term is up, and Nirenstein’s appointment has already begun the vetting process by the Civil Service Commission. However, the appointment has still not been approved by the cabinet and therefore senior member of the Jewish community still believe that it is not too late to reconsider.

Sources in the Jewish community in Italy told Haaretz that last Thursday during Rivlin’s visit, the president of Rome’s Jewish community, Ruth Dureghello and Rome’s chief rabbi, Ricardo Di Segni, asked to meet privately with Rivlin.

According to the sources, who are familiar with the details of the meeting but asked to remain unnamed because of the sensitivity of the matter, Dureghello and Di Segni expressed great concern over the appointment and its negative implications for the Jewish community and relations between Israel and Italy.

The sources said that the two Italian Jewish leaders explained to Rivlin that the appointment of someone who had so recently been a senior member of the Italian parliament and had also run unsuccessfully for president of Rome’s Jewish community three months ago could raise claims of dual loyalty.

The two also told Rivlin that Nirenstein was almost fully identified with the right wing in Italy, which could have a negative impact on ties between Israel’s government and the Italian government, which is controlled by the left wing.

Rivlin told Dureghello and Di Segni that he understood their concerns but that he had to decline their request because he had neither authority nor responsibility for the appointment of ambassadors. Rivlin proposed that the two leaders present their arguments to Netanyahu, who is also the foreign minister.

Nirenstein, who holds dual Italian-Israeli citizenship, served from 2008 until 2013 as a member of the Italian parliament representing the right-wing party of former Prime Minister Silvio Berlusconi, to whom she is very close. She also served as chairwoman of the parliament’s foreign affairs committee.





An Israeli official who knows her described her as identified with the right wing of Likud. Nirenstein would frequently defend Israel on television programs in Italy and elsewhere in Europe, confronting politicians or other public figures who criticized Israel.

In 2011, she told Israel Hayom in an interview that she had once been a leftist, but after her first visit to Israel in 1967, even before the Six-Day War, she began to abandon her left-wing views.

Before going into politics Nirenstein was a journalist. In the 1990s she served as cultural attaché in the Italian Embassy in Israel and thereafter represented a number of Italian newspapers in Israel. After leaving politics in 2013, she went back to working for the right-wing newspaper Il Giornale, owned by Berlusconi.

In 2013, Nirenstein moved to Israel; she now lives in Jerusalem’s Gilo neighborhood. Still, only a month ago she made her unsuccessful bid for the presidency of Rome’s Jewish community.

If Nirenstein is made ambassador to Italy, she will have to give up her Italian citizenship.

The president’s spokesman declined to comment for this report.
$m.stack.teaserArticleAuthorImage.content.alt   

Barak Ravid


TRADUZIONE

 Diplomazia - "Una nomina poco gradita"
 
di Barak Ravid
Haaretz, 8 settembre 2015

Figure di spicco della Comunità ebraica in Italia hanno chiesto al Presidente israeliano Reuven Rivlin, durante la visita della settimana scorsa, di intervenire per bloccare la nomina dell'ex parlamentare italiana di destra, Fiamma Nirenstein, ad ambasciatrice d'Israele a Roma. Il mese scorso Haaretz aveva riportato l'intenzione del Primo ministro Benjamin Netanyahu, di nominare Nirenstein per l'incarico diplomatico; la decisione del Premier è inusuale in quanto il mandato dell'ambasciatore attualmente in carica, Naor Gilon, scade solamente tra un anno mentre è già iniziato il processo di valutazione della nomina di Nirenstein da parte della Commissione della funzione pubblica. Tuttavia, la nomina non è ancora stata approvata dal Consiglio dei ministri e per questo membri di primo piano della Comunità ebraica ritengono che non sia ancora troppo tardi per un ripensamento.
Fonti interne alla Comunità ebraica italiana hanno riportato ad Haaretz che giovedì scorso, nel corso della visita di Rivlin, la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello e il rabbino capo Riccardo Di Segni avrebbero chiesto un incontro privato con il presidente israeliano.
Secondo tali fonti, che conoscono in prima persona i dettagli dell'incontro ma hanno chiesto di rimanere anonime data la sensibilità della faccenda, Dureghello e Di Segni avrebbero espresso grande preoccupazione nei confronti della nomina e delle implicazioni negative che questa avrebbe per la Comunità ebraica e le relazioni tra Italia e Israele.
Le fonti hanno inoltre affermato che i due leader ebraici italiani avrebbero spiegato a Rivlin che la nomina di una persona che fino a poco tempo fa era un membro del Parlamento italiano e che si è anche candidata senza successo alla presidenza della Comunità ebraica di Roma nelle elezioni di tre mesi fa, potrebbe generare insinuazioni su una sua doppia lealtà.
Di Segni e Dureghello avrebbero inoltre comunicato a Rivlin che Nirenstein si identificava quasi del tutto con la destra italiana, cosa che potrebbe avere un impatto negativo nei legami tra il governo israeliano e quello italiano, guidato dalla sinistra.
Rivlin ha risposto di comprendere tali preoccupazioni, ma di dover declinare la loro richiesta non avendo né l'autorità né la responsabilità di nominare nuovi ambasciatori. Rivlin ha dunque proposto ai due leader di presentare le loro argomentazioni a Netanyahu, che è anche ministro degli Esteri.
Nirenstein, che detiene la doppia cittadinanza italiana e israeliana, è stata parlamentare italiana dal 2008 al 2013, nei ranghi del partito di destra guidato dall'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al quale è molto vicina. È inoltre stata vicepresidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati.
Un ufficiale israeliano che la conosce ha descritto gli ideali politici di Nirenstein come allineati a quelli del partito di destra del Likud. Sembra che Nirenstein abbia frequentemente difeso Israele in programmi televisivi in Italia e altrove in Europa, confrontandosi con politici o altre figure pubbliche che criticavano il Paese.
Nel 2011 ha raccontato in un'intervista a Israel Hayom di aver militato un tempo nella sinistra, ma di averla progressivamente abbandonata dopo la sua prima visita in Israele nel 1967, prima della Guerra dei Sei giorni.
Prima di sbarcare in politica, Nirenstein ha lavorato come giornalista. Negli anni '90 è stata responsabile della Cultura all'Ambasciata italiana in Israele, e dopo ha rappresentato molti giornali italiani nel Paese. Dopo aver lasciato la politica nel 2013, ha ricominciato a scrivere per Il Giornale, quotidiano schierato a destra e di proprietà di Berlusconi.
Nel 2013, Nirenstein si è trasferita in Israele. Oggi vive a Gerusalemme, nel quartiere di Gilo. Ciononostante, solo pochi mesi fa ha fatto il suo infruttuoso tentativo alla presidenza della Comunità ebraica di Roma.
Se Nirenstein dovesse diventare ambasciatrice in Italia, dovrebbe rinunciare alla sua cittadinanza italiana.
Il portavoce del presidente non ha voluto rilasciare commenti sulla vicenda.

(moked, 8 settembre 2015)

Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

giorno 79: Betlemme cancella le celebrazioni del Natale mentre Israele continua a bombardare Gaza

BDS : A guide to online security for activists

Video:Defamation - di Yoav Shamir Film