Im Tirzu video equipara a terroristi e a traditori i difensori dei diritti umani
Nei suoi sforzi in corso per demonizzare ONG israeliane per i diritti umani, l'organizzazione di destra Im Tirtzu ha rilasciato un nuovo video di propaganda terrificante -
Il video fa appello alle paure viscerali israeliane di questi giorni: essere accoltellato da un palestinese in strada.
A differenza di altri riporta il punto di vista
della vittima, ossia dello spettatore e rappresenta l'ennesimo assalto ai diritti civili in Israele.
Quando un uomo dall'aspetto bruno alza il braccio per colpire , l'immagine si blocca.
"Prima che il prossimo terrorista ti pugnali " Un'attivista proveniente dall' Olanda, lo proteggerà dagli interrogatori dello Shin;Bet
. Un'attivista proveniente dalla Germania chiamerà il soldato che ha
cercato di proteggere l'utente un "criminale di guerra," un altro
attivista dalla Norvegia, lo proteggerà in tribunale e un altro, un agente UE, definerà Israele un "criminale Stato di guerra". I volti raffigurati non sono agenti stranieri ,ma membri dello staff israeliani di quattro ONG: the Public Committee Against Torture in Israel, Breaking the Silence,
HaMoked: Center for the Defense of the Individual and B’Tselem. "Mentre noi combattiamo il terrorismo, ci combattono", dice il narratore.
Fondata nel 2006 con sedi presso una decina di college e università in tutto Israele, Im Tirtzu si autodefinisce una organizzazione finalizzata "a rafforzare e promuovere i valori del sionismo in Israele", e si vanta di essere "una delle organizzazioni più importanti e influenti del scena pubblica israeliana. "The New Israel Fund è stata finora uno dei suoi obiettivi principali :
"Non c'è da stupirsi se un'organizzazione, considerata da un tribunale
israeliano con caratteristiche fasciste, sceglierà di utilizzare
l'incitamento e le bugie contro persone e gruppi che non marciano
di pari passo con il governo", ha dichiarato B'Tselem
"Continueremo a documentare ed a denunciare l'occupazione e le sue colpe, a opporci al controllo militare israeliano che perdura da mezzo secolo su
milioni di palestinesi."
Il termine "fascismo" è comunemente usato dagli israeliani contro le azioni dei gruppi estremisti come Im Tirtzu.
"Il vero problema è che la destra sta lavorando così bene
che l'incitamento e le calunnia contro Breaking the Silence e altre
organizzazioni di sinistra o dei diritti umani sono supportate non solo
dal primo ministro e dal ministro della Difesa, ma anche dai politici che
definiscono se stessi come moderati, come MK Yair Lapid, capo del
partito laico Yesh Atid, "Lior Amihai, un ex membro dello staff di Peace
Now che attualmente sta studiando i diritti umani a Londra, ha sottolineanto a
Haaretz.
"E questa legittimazione all' incitamento è molto pericolosa, soprattutto
ora dove domina un clima violento in Israele e Palestina."
Yariv Oppenheimer ha denunciato i legami tra uno dei finanziatori di Im
Tirtzu e i violenti attacchi del "cartellino del prezzo"
Tweet di Oppenheimer fa riferimento alla punta di un iceberg che Haaretz ha denuniato nella sua recente serie investigativa rivelando che gli insediamenti in Cisgiordania sono supportati da Americani e donatori israeliani, finanziamenti che spesso mancano di trasparenza.
Lo sforzo della destra israeliana di denigrare ciò che è definito in
Israele come sinistra mentre in ogni società democratica è
conosciuta semplicemente come difesa delle libertà
civili e dei diritti umani, è parte di una lotta più ampia per il
controllo della sfera pubblica. Ministro dell'Istruzione Naftali Bennett, ad esempio, chiede di vietare Breaking the Silence nelle scuole
israeliane. Secondo Bennett "Breaking the Silence ha calunniato Israele all'estero ponendosi come obiettivo il voler colpire i fratelli che ci difendono".
L'affermazione di Bennett che Breaking the Silence propaga menzogne non ha alcun fondamento di verità. Oren Hazan,
inconsapevolmente ha dimostrato questo facendosi fotografare come un soldato veterano che vuole
entrare nelle fila di coloro che testimoniano circa le malefatte
dell'esercito.
Non ci è voluto molto per Breaking the Silence smascherare l'inganno,
dimostrando così che il loro sistema vaglia le richieste per
eliminare le false testimonianze
Altri gruppi che tentano di delegittimare Breaking the Silence usano titoli provocatori come ""Soldiers’ 'Testimonies' Break Credibility, Not Silence," senza presentare i dati e falsificando le testimonianze.
L'aspetto più preoccupante del di Im Tirtzu, però, consiste nell'equiperare i diritti umani e le libertà civili come tradimento
Solo persone decisamente anti-democratiche considerebbero la difesa del diritto della persona come incitamento contro i cittadini
impegnati in tali pratiche democratiche.
L'unico conforto è che le ONG
dei diritti umani hanno apparentemente obiettivi così robusti e
influenti da motivare un gruppo come Im Tirtzu ad attaccarli in modo
così pernicioso e inquietante . Si tratta di una magra consolazione, anzi.
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