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Visualizzazione dei post con l'etichetta Hebron-coloni.destra religiosa

Nehemia Shtrasler : educazione nelle scuole ortodosse ,segregazione,libri di testo e finanziamenti statali

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      Sintesi personale I t’s time to cure the disease of ultra-Orthodox education Benedetto sia lo studente Yeshiva che ha spaventato la bambina mentre si recava a scuola. Benedetto colui che ha sputato  e maledetto i  passanti di sesso femminile. Benedetto sia l'ultra-ortodossi che ha chiamato la donna soldato una prostituta,  benedetti  siano coloro che hanno dimostrato con la casacca indossata dagli ebrei nei  campi di concentramento Questo modo di pensare scaturisce dall' istruzione impartita dagli ultraortodossi  nelle scuole. E 'una formazione che sottopone gli haredim giovani a  un lavaggio del cervello . Un  tipo di educazione finalizzato a credere  che la democrazia sia  il  male, che la parità di diritti per le donne siaun concetto totalmente errato, che la libertà e l'umanesimo siano buoni per i goyim, che sia idolatria studiare   matematica , inglese e  storia. Imparano anche che  lavorare per vivere costituisce  un imbarazzo terribile  e  servire nell&#

VIDEO / Gli zeloti e la bambina “immodesta”, un servizio tv scuote Israele

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La bambina non ha nemmeno otto anni. È bionda. Biondissima. E magra. Indossa occhiali da vista. Che migliorano a mettere a fuoco quel che le si presenta davanti ogni giorno. E per questo sono una fortuna e una condanna. «Ho paura che mi facciano del male», dice la piccolina. Poi si mette a piangere. Si chiama Naama Margolis e sta diventando, senza neanche volerlo, il simbolo di una nazione spaventata. Naama Margolis domenica sera è comparsa per pochi minuti nelle case di buona parte del Paese attraverso la tv. Ha mostrato alla telecamera di Channel 2 i suoi occhioni azzurri e spaventati. Ha messo a nudo le debolezze di una società che fa sempre più fatica a gestire il proprio estremismo religioso. Siamo a Beit Shemesh, sobborgo a ovest di Gerusalemme. Qui la maggior parte degli abitanti è composta da ebrei ultraortodossi, «gli uomini cattivi vestiti di nero». Lo scorso fine settimana, quando da noi si stava celebrando il Natale, i funzionari municipali hanno rimosso i cartel

Il governo israeliano “si inchina” alle pressioni dei coloni

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  Thursday, 22 December 2011 10:02 Sergio Yahni  La scorsa settimana, dopo la notizia che l’esercito israeliano stava pianificando l’evacuazione e la demolizione di Ramat Gilad, outpost illegale in Cisgiordania, i coloni israeliani sono insorti. Hanno preso a sassate automobili palestinesi e lanciato un mattone dentro una jeep militare, mentre estremisti ebrei di destra hanno bruciato e vandalizzato diverse moschee. Ora, sembra che lo Stato abbia fatto marcia indietro. Il governo israeliano ha raggiunto un accordo con Moshe Zar e il Consiglio di Yesha, organizzazione che coordina le attività dei coloni in Cisgiordania, accordo che consente il mantenimento dell’insediamento illegale e lo spostamento di cinque caravan. Moshe Zar rivendica di aver acquistato le terre di Ramat Gilad da un palestinese nei primi anni Ottanta. Secondo Zar, il palestinese fu assassinato per aver venduto la terra ad un israeliano e di conseguenza la registrazione di proprietà non era stata conclusa. Le voc

Israele e i coloni: bastone e carota

Nominato il nuovo comandante militare della regione centrale, inviso ai coloni, dopo gli ultimi eccessi A tutto c'è un limite? Presto per dirlo, ma la nomina del generale Niztan Alon a comandante della Regione militare centrale d'Israele sembra un messaggio per i coloni. Un messaggio niente affatto amichevole, al punto che alcuni esponenti del movimento di occupazione illegale di terre palestinesi hanno parlato di una ''dichiarazione di guerra'' da parte del governo israeliano. Alon, infatti, è considerato un nemico dei coloni . La sua casa, spesso, è oggetto di manifestazioni e lui di attacchi a mezzo stampa e improperi vari sulle radio che raccolgono lo sfogo dei coloni. La Regione militare ha, tra le altre, competenza in materia di ordine pubblico in vaste aree della Cisgiordania , nella cui giurisdizione rientrano alcune tra le aree più calde della regione per via delle continue occupazioni di terre che le Nazioni Unite assegnano al futuro stato di Pal

Gli ultraortodossi stanno cambiando l'esercito israeliano. Di Amos Harel

Alcuni generali riservisti hanno firmato una lettera di protesta contro la tendenza all'estremismo religioso nelle Forze Armate Israeliane, che sembrano non essere più quelle che ricordavano. Di Amos Harel per Haaretz Haaretz (Israele), 20 novembre 2011 Gli ultraortodossi stanno cambiando l'esercito israeliano. Di Amos Harel Alcuni generali riservisti hanno firmato una lettera di protesta contro la tendenza all'estremismo religioso nelle Forze Armate Israeliane, che sembrano non essere più quelle che ricordavano    19 generali riservisti israeliani hanno scritto al Capo di Stato Maggiore Benny Gantz lamentando una certa tendenza all'estremismo religioso nell’IDF, le Forze Armate Israeliane. "Sono stati soldati in questo esercito molto tempo fa", ha risposto loro il generale di brigata e capo rabbino militare fino a un anno e mezzo fa Avichai Rontzki, secondo il quale quei veterani non possono sapere come si è trasformato l'esercito israeliano.

Brucia una moschea in Cisgiordania, sospetti sui coloni

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   Sale la tensione in Cisgiordania dopo l'incendio doloso di una moschea nel villaggio di el-Meghayer (Ramallah). Un episodio – subito condannato dai dirigenti di Israele e dell'Anp – che, secondo il parere convergente di investigatori delle due parti, potrebbe essere stato compiuto da coloni  ultras . Si tratta della terza profanazione di una moschea in Cisgiordania negli ultimi tre anni. Nei casi precedenti lo Shin  Bet  (servizio segreto israeliano) aveva concentrato i propri sospetti su elementi della destra eversiva ebraica in Cisgiordania. Ci sono poi stati alcuni arresti: ma i responsabili degli attacchi non sono mai stati identificati. Ad el-Maghayer l'allarme è scattato all'alba quando i primi fedeli hanno scoperto che l'edificio era in parte carbonizzato, dopo che sconosciuti avevano versato sul pavimento materiale infiammabile ed avevano lanciato in un locale un pneumatico di automobile ardente. Sulle pareti era scritto, in ebraico: 'Tag Mehir',

Israele: rabbino fa lapidare un cane L'accusa: «E' la reincarnazione di un avvocato miscredente»

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      GERUSALEMME – In fondo, è la vecchia storia del cane in chiesa. E di chi cerca di cacciarlo fuori a sassate. Ma com’è per molte cose che accadono a Gerusalemme, specie se c’è di mezzo la religione, la storia è nata come un passaparola ed è presto diventata l’ennesimo, piccolo caso politico. Tutto nasce da una notizia pubblicata da Hadrei Haredim, sito web che si occupa degli ebrei ultraortodossi: una corte rabbinica di Gerusalemme ha stabilito che un randagio venga lapidato a morte. Motivo: c’è il sospetto che l’«immonda bestia» sia la reincarnazione d’un famoso avvocato, un laico impenitente, da più di vent’anni rimasto nella memoria della comunità di Mea Shearim - il quartiere degli ebrei ultraortodossi nella capitale – per avere all’epoca offeso i giudici del rabbinato locale. REINCARNAZIONE  - L’avvocato è morto da un pezzo, dice il sito, ma il rabbino estremista Avraham Dov Levin non ha mai dimenticato l’onta. E mercoledì scorso, non appena il religioso ha visto il cagnone

Ahmad Jaradat : Tomba di Giuseppe e violenza dei coloni israeliani protetti dall'esercito

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   1.500 coloni israeliani entrano nel distretto di Nablus, assalendo abitazioni e urlando slogan razzisti   di Ahmad Jaradat    Il 29 maggio, 1.500 coloni israeliani sono entrati illegalmente nella Tomba di Giuseppe, sita nell’area di Nablus. Anche se recatisi apparentemente per pregare, diversi coloni hanno urlato slogan razzisti mentre altri hanno aggredito le abitazioni dei dintorni. Di recente, in questo settore gli attacchi dei coloni si sono fatti più numerosi mentre l’esercito continua a fungere da copertura per i coloni e la loro violenza razzistaLa notte della domenica del 29 maggio, circa 1.500 coloni israeliani sono entrati illegalmente nella Tomba di Giuseppe, nell’area del distretto di Nablus, protetti da 50 jeep dell’esercito israeliano.  La Tomba di Giuseppe è un luogo sacro per musulmani, cristiani ed ebrei e si trova nell’Area A. Secondo l’accordo in atto tra le autorità palestinesi e quelle israeliane, i fedeli ebrei hanno l’autorizzazione di visitare il sito solo pr