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Fare la schedatura degli Islamofobi

Fare la schedatura degli Islamofobi Di  L. Ali  Khan 22 marzo 2017 L’islamofobia in America è la paura e l’odio dell’Islam e dei Musulmani che prevalgono tra i Cristiani e gli ebrei americani. (Gli atei che mettono in dubbio proprio l’idea di religione, forse è meno probabile che scelgano l’Islam come un obiettivo speciale di denigrazione). Una maggioranza di americani cristiani ed ebrei non ha paura o non odia l’Islam o i Musulmani. Infatti, molte organizzazioni interreligiose cristiane ed ebraiche sono impegnate attivamente a respingere l’islamofobia. Gli Ebrei americani capiscono che anche loro saranno un obiettivo primario, come dimostrano recenti atti di vandalismo nei cimiteri e allarmi  bomba, se l’Islamofobia guadagnerà intensità e slancio. Analogamente, i Mormoni, gli Indù, i Sikh, e altri gruppi di minoranze religiose che vivono in America  temono per la loro salvezza dato che l’odio per l’Islam dilaga nella nazione. I più sgradevoli isla

Deepa Kumar : islamofobia e strategia politica della destra israeliana e americana

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Sintesi personale Kumer scrive nell'introduzione:  "Questo libro  analizza  l'immagine mitica  dell 'Islam evocata dai bisogni dell'impero  per  cui   anche i progressisti sostengono  che i musulmani sono più violenti di qualsiasi altro gruppo religioso" L'ascesa della destra israeliana ha cambiato i termini del conflitto arabo-israeliano Alex Kane:   Di che cosa tratta  il  libro ? Deepa Kumar:  Il libro evidenzia come  l'immagine del "nemico islamico"  sia stata  utilizzata dalle élites in Occidente per favorire  i propri  interessi. Negli Stati Uniti, l'islamofobia o il razzismo anti-musulmano ha assunto un posto di rilievo nella sfera pubblica dopo gli eventi del 9/11. Ma questa forma di razzismo non è nuova. Quindi, ciò che il libro si propone di fare è di individuare questa ideologia nel contesto da cui emerge. L' l'islamofobia è sempre stata utile per le società imperiali. Cos il libro inizia con le crocia

Razzismo occidentale, islamofobia

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Di Airan Bahmani 12 novembre 2014 E’ facile  rammaricarsi del  razzismo che esiste in altri luoghi. E’ facile parlare del motivo per cui in alcuni posti non si può avere un lavoro a causa della propria religione o appartenenza etnica. O dire che in alcune nazioni si viene oppressi perché si è donna.  E’ facile riconoscere che in alcuni luoghi c’è pochissima uguaglianza. Quei luoghi, però, sono spesso in qualche area molto lontana. Qui nei paesi nordici la storia è del tutto diversa. Quello che spesso viene trascurato  è il fatto  gli immigrati nell’Europa  del Nord devono anche lottare contro il giogo del razzismo strutturale. Non è lo stesso tipo di razzismo palese e penetrante che esiste in paesi come la Turchia o Israele o in Sudafrica con l’apartheid, ma è comunque razzismo strutturale. Il proverbio “quando sei a Roma, fai come fanno i romani” viene regolarmente ricordato in Finlandia quando si discute di immigrazione. Il dibattito sull’integrazione non è spes

Islamofobia: prima dobbiamo guarirne noi

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http://arabpress.eu/islamofobia-dobbiamo-guarirne/73529/             Islamofobia: prima dobbiamo guarirne noi - Arabpress Islamofobia: prima dobbiamo guarirne noi - Diana Moukalled Di Diana Mukalled. Asharq al-Awsat (28/03/2016). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. Il problema non si risolverà fino a quando non di arabpress.eu Di Diana Mukalled.  Asharq al-Awsat  (28/03/2016). Traduzione e sintesi di Roberta Papaleo. Diana Moukalled Il problema non si risolverà fino a quando non discuteremo del modo in cui vediamo la nostra identità e la nostra relazione con l’altro L’ostilità e gli insulti contro arabi e musulmani dopo gli attacchi terroristici in Occidente non sembrano più toccarci. Ci siamo abituati all’idea di essere rifiutati dagli altri in quanto individui e in quanto cultura, o siamo solo occupati dai problemi a casa nostra e dall’odio settario e razziale? Non ci vergogniamo a criticare la retorica anti-musulmana d

Ebrei contro l'islamofobia :Dialogo non significa invitare qualcuno a vomitare 'odio razzista'come Pamela Geller

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da Philip Weiss il 6 aprile 2013 11 Ieri abbiamo scritto  post sulla Grande Sinagoga e  su Pamela Geller,ossessionata  dalla paura che musulmani conquistino  l'America e altre fantasie. I gruppi ebraici che chiedono la cancellazione della manifestazione hanno stillato la seguente  dichiarazione : Durante questa stagione di Pasqua, nella quale celebriamo la libertà dalla schiavitù e dall'oppressione, gli Ebrei Contro l'islamofobia  è particolarmente indignata in quanto  i leader della Grande Sinagoga Neck hanno scelto Pamela Geller per parlare  il 14 aprile, ie non hanno condannato  - a voce alta e senza ambiguità - il suo  odio anti-musulmano e il suo bigottismo. L'autorevole Southern Poverty Law Center definisce il gruppo  co-fondato da Geller, come un "gruppo d'odio", proprio perché  espone la  visione di tutti i musulmani come terroristi, potenziali terroristi o simpatizzanti terroristi. Il sito web di un altro g

Gadi Luzzatto Voghera,: …islamofobia

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…islamofobia Se guardiamo con sguardo retrospettivo alla nascita e allo sviluppo dell’antisemitismo come ideologia politica, siamo in grado di ricostruire due linee essenziali che ritroveremo nel corso di tutta la storia del Novecento, fino ad oggi. La costruzione di un’icona dell’ebreo e del mondo ebraico del tutto immaginaria (cioè priva di riferimenti se non fittizi con la realtà delle comunità ebraiche) contro cui lanciare una campagna di ostilità facendo leva su pregiudizi stratificati. L’organizzazione di un discorso attraverso un linguaggio riconoscibile e valido trasversalmente, nel quale si potevano riconoscere il nazionalista come il sindacalista rivoluzionario, il cattolico intransigente come il liberale. In questo linguaggio trovava spazio la critica teologica (no al “popolo eletto”), ma anche lo sfruttamento del pregiudizio stratificato (gli ebrei sarebbero tutti ricchi e usurai), fino ad arrivare alla costruzione di una narr

Muddassar Ahmed :Perché i neo-nazisti del Regno Unito stanno sfilando con le bandiere israeliane

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Sintesi personale   Opinion Why the U.K.'s neo-Nazis Are Posing With Israeli Flags In  Gran Bretagna si  sta rischiando di porre gli ebrei e  i musulmani l'uno contro l'altro. Una  minoranza ebraica ,utilizzando la legittima  preoccupazioni sull' 'estremismo islamista,sta cercando falsi alleati a destra. L'appello è comprensibile. Una eccessiva  benevolenza liberale e il desiderio di mantenere l'ordine sociale hanno poortato alcuni  politici europei a  sottovalutare l' ideologia estremista. Molti preferiscono considerare l'Islam come una cultura aliena ,ma benigna che deve semplicemente essere "integrata".   Conseguentmente  alcuni ebrei britannici non hanno visto nessuna opzione diversa  se non quella di allearsi con (o almeno provarci  ) persone che in qualsiasi altra circostanza sarebbero state definite  neonaziste Ciò evidenzia la posizione dei  giovani musulmani britannici . Quando nessuno nella main

Ebrei americani stanno discutendo contro l'islamofobia e i manifesti di Pamela Geller

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1American Jews Are Speaking Out Against Anti-Muslim Ads 2Jewish, Christian groups urge tolerance toward Muslims in New York subway ads www.haaretz.com Initiative by Rabbis for Human Rights and Christian group Sojourners aims to counter pro-Israel ads pitting 'civilized man' against Jihad. Sintesi personale   Pochi giorni fa,ho scritto un articolo tutti gli estremisti sono "selvaggi" e agli "uomini civili" necessità di contrastare l'odio invitando la comunità ebraica a opporsi  al messaggio di questi  annunci ora  visibili  su entrambe le coste. Non perchè tutta la comunità sia responsabile per le azioni di alcuni membri, ma perché tale discorso odioso fa male a tutti noi e deve essere isolato . La voce della comunità ebraica americana è importante in questa polemica perché l'autore degli annunci è ebrea e sostiene che gli annunci sono "pro-Israele". Ci sono un certo numero di individui e organizzazi