Bradley Burston: una preghiera per il gazese armato solo di bandiera




1Sintesi personale:In un luogo dove la guerra chiede molte più vittime civili che militari, ora il disarmato ha deciso di reagire.Per i miei amici di Gaza con ammirazione

Dio benedica il palestinese che, armato solo di coraggio,pianta una bandiera .Il Gazese che , settimana dopo settimana, marcia senza uno straccio di copertura di fronte a soldati, cannoni mitragliatrici, minacce , colpi di avvertimento e colpi per uccidere - armato solo della propria convinzione e di una rettangolo di stoffa su un bastone.E che, così facendo, pianta il seme di un'idea.Dio benedica questa nuova lotta armata.Abbiamo dichiarato terra di nessuno ,una spazio largo 300 metri della vostra terra vicino alle nostre recinzione Tu, la tua bandiera, la reazione dei nostri soldati, tutto ci insegna che la guerra tra di noi ha trasformato tutta la Terra Santa in terra di nessuno. In acts of great bravery, there is great hope. In acts of non-violent resistance, there is unlimited might. Dio ti protegga da noi, e dal vostro popolo. Sarai stato anche deriso quando sei staato ucciso . Ci sono persone da entrambe le parti, per i quali la non violenza provoca un senso di disagio, la sensazione di essere evirati.Insegnaci a crescere. Insegnarci ciò che abbiamo perso :nostro senso di vergogna. In un luogo dove la guerra chiede ora molte più vittime civili che militari, è giunto il momento che il disarmato decida di reagire.Non con i proiettili o sassi o aerei o razzi. Non con le cinture di bombe o missili o aerei senza pilota o assedi. Quando saremo maturi , quando sentiremo vergogna, quando ci assumeremo la responsabilità delle nostre uccisioni,la storia mostrerà che la violenza era l'unico strumento di coloro che non possono condividere questa terra. Coloro che rendono questa terra invivibile. Coloro che preferiscono No Man's Land a un luogo di vita.Un giorno, per te, Gaza sarà quello che doveva essere. La perla della Palestina. e saremo quello che dovevamo essere, vicini di casa.Non c'è difesa contro la vera non-violenza. Dio benedica il villaggio, la madre, l'eroe, armato con niente di più che una bandiera. Potrai cambiare la storia, la fine di questa occupazione darà a tutti noi la vita

God bless the villager, the schoolchild, the mother, the hero, armed with nothing more than a flag.Stand fast. No rocks. You will change every soldier you face. You will change history. You will be the end of this occupation. You will give all of us, life. A Special Place in Hell / A prayer for the Gazan armed only with a flag

Gaza ; ucciso giovane manifestante di 19 anni




2   L'esercito israeliano ha sparato e ferito gravemente un ragazzo palestinese di 21 anni durante una manifestazione non violenta ad Abasan, villaggio a sud della Striscia, vicino Kan Younis. Il corteo si svolge una volta alla settimana in contemporanea in tre punti diversi lungo il confine con Israele, ma stavolta la manifestazione aveva un significato particolare. Oggi è il 26 settembre, giorno in cui scade il blocco delle colonie israeliane concesso per dieci mesi dal governo di Netanyhau in Cisgiordania, con l'esclusione di Gerusalemme Est, dove i coloni hanno continuato a costruire e dove è andata avanti la distruzione delle case palestinesi. Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha già fatto sapere che non riprenderà i negoziati diretti se Israele non prolungherà il blocco. E oggi i gazawi, i palestinesi di Gaza, uomini, donne e ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione, urlavano proprio questo al megafono; stop agli insediamenti, niente trattative dirette senza moratoria. A organizzare ogni settimana i cortei, che si svolgono a Abasan, Magazi e Beit Hanoon rispettivamente al sud, al centro e al nord della Striscia, è il Comitato contro la buffer zone, la zona cuscinetto lungo il confine israeliano larga dai 300 ai 700 metri dove i contadini non possono più entrare a coltivare le loro terre. La buffer zone rappresenta il 30% delle terre cultivate a Gaza. Del comitato fanno parte semplici cittadini, ma anche rappresentanti di partiti come Al Fatah e Fronte popolare, anche se quando si sfila le uniche bandiere ammesse sono quelle palestinesi, mentre è vietato esporre qualsiasi simbolo di partito.Ad Abasan la manifestazione è cominciata alle 10,30. Prima gli uomini e i ragazzi, dietro le donne, tutte velate. Striscioni con la scritta "No alla zona di sicurezza. La terra palestinese appartiene ai suoi legittimi proprietari", oppure "Chiamiamo la comunità internazionale a intervenire per interrompere le violazioni di Israele contro la Palestina". "Siamo qui per difendere i nostril diritti e per proteggere i nostri terreni confiscati dagli israeliani", dice Iman Abu Draz, 24 anni. "Gli insediamenti non finiranno mai, questa è la poilitica dell'occupazione. La nostra è una lotta non violenta, non abbiamo armi con noi". " Invitiamo I nostri fratelli di Hamas ad andare a firmare la carta di pacificazione egiziana che Al Fatah ha già firmato", dice un'altra voce al megafono. "Chiediamo ai nostri fratelli di smettere di litigare. L'unione della Palestina è la nostra forza", ribadisce Abdoul Aziz, membro di Al Fatah. "Siamo qui per dare un messaggio al mondo e dare sostegno ai palestinesi che hanno avuto I terreni confiscati", fa sapere Abu Isa, del Fronte della Rivolta popolare.
Il corteo, 300 persone circa, si ferma a 300 metri dal confine. Le torri di controllo israeliane sono vicinissime. I soldati sparano. Souleiman Abu Anza, 20 anni, studente, viene colpito all'addome da un proiettile. La sua situazione è gravissima. Ora lo stanno operando all'ospedale europeo di Kan Younis. Nell'addome I medici gli hanno trovato un proiettile dum dum, considerato un, arma illegale. Da febbraio, fa sapere l'Ism, l'International Solidarity Movement, nelle manifestazioni non violente contro la buffer zone ci sono stati nove feriti e un morto, Ahmed Deeb. 

http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/26/news/gaza_ferito-7441939/?ref=HREC1-8

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