Agnese Moro : «Mario Abuna, il palestinese che guarda oltre il muro»



Se andate a visitare il sito http://abunamario.wordpress.com potrete fare la conoscenza con Abuna Mario. Io l’ho conosciuto così e seguo le notizie che periodicamente invia dall’al di là del muro che isola Betlemme e dintorni da Israele. Si presenta così: «Abuna Mario è il nome con cui mi chiamano i palestinesi e gli israeliani che mi hanno conosciuto in questi anni di presenza in Terra Santa. Vivo dentro la prigione di Betlemme e più precisamente nella cittadina di Beit Jala. In questi anni ho scoperto che AL DI LA’ del muro ci sono degli esseri umani, ci sono delle persone con una storia di sofferenza e di ingiustizia e spesso mi viene da domandarmi: ma come fanno a resistere??? Sto imparando che nella vita bisogna andare AL DI LA’ delle cose che ci possono sembrare ovvie, bisogna andare AL DI LA’ dei pregiudizi, bisogna andare oltre le differenze e le divisioni e questo ci permetterà di comportarci da persone umane nei confronti dell’altro, nei confronti del diverso da noi!».

Il suo sito ci parla dei problemi del popolo palestinese non in maniera altisonante, ma attraverso notizie quotidiane, avvenimenti che, giorno dopo giorno, cambiano la vita degli abitanti: le attività delle suore della Casa dei bambini Gesù, la distruzione degli ulivi e quella dell’unico ristorante palestinese della zona, l’accaparramento del territorio di Beit Jala (da 14.500 ettari a meno di 4.500), per la costruzione delle colonie (illegali) Israeliane di Gilo e Har Gilo, di check points e della by-pass road 60, ad esclusivo uso dei coloni israeliani. Abuna Mario ci dà anche notizie positive, di chi sa andare al di là del muro con piccoli e grandi esperimenti di pace. Attraverso i link che ci mette a disposizione possiamo collegarci, ad esempio, con il sito di giornalisti indipendenti di Israele e dei Territori Occupati, il «+972», http:/ /972mag.com , o con Bocchescucite, http:// www.bocchescucite.org , o con l’esperienza di “Tent of nations”, http:// www.tentofnations.org, progetto che vuole costruite ponti tra giovani di varie culture per sperimentare la capacità di creare comprensione, riconciliazione e pace, o con l’esperienza di «Combatants for peace», http:// cfpeace.org , creata da israeliani e palestinesi che hanno preso parte al ciclo della violenza e che hanno deciso di deporre le armi e di combattere per la pace. Di tutti loro avremo modo di parlare. Lo meritano davvero.



 STAMPA di oggi, 17/06/2012,





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