La visita dei leader dei coloni nel nord Italia "rompe il boicottaggio" di Israele



da Alternative Information Center 
Israel: visit of settler leaders to Italy “breaks boycott of Israel     

Il Consiglio Regionale Israeliano della Samaria, insieme al Ministero della Diplomazia Pubblica e degli Affari della Diaspora, presentano una visita con politici e viticultori del nord Italia come una “rottura del boicottaggio” di Israele.                 Il dr. Fiorello Provera, vice presidente del Parlamento dell’UE per gli Affari Esteri, appoggia i coloni israeliani
Una delegazione di vignaioli e di proprietari di cantine, guidata dal capo del Consiglio Regionale della Samaria, Gershon Mesika, la settimana scorsa ha effettuato quella che hanno definito una visita “che crea un precedente” nel nord Italia, dove , secondo l’organo di stampa associato ai coloni Arutz 7, sono “riusciti a creare un fronte, costituito da membri del parlamento europeo, sindaci, settori di commercio e agricoltori, per rompere il boicottaggio economico della Giudea e Samaria e promuovere il commercio di prodotti agricoli tra la Samaria e il nord Italia”. La visita della settimana scorsa è avvenuta a seguito di quella fatta nel febbraio 2012 dal vice presidente della Commissione Affari Esteri del Parlamento dell’UE, dr. Fiorello Provera, al Consiglio Regionale della Samaria, l’organo amministrativo locale per le colonie israeliane nella West Bank settentrionale. Durante tale visita, ad una conferenza stampa tenutasi alla Knesset, Provera ha dichiarato di avere una posizione critica nei confronti dell’UE che considera Israele “un paese di seconda classe”, aggiungendo che il doppio standard in base al quale Israele viene giudicato “è un esempio del nuovo anti-semitismo, una conseguenza del fondamentalismo islamico.” 
La delegazione dei coloni nel nord Italia della scorsa settimana era guidata da Gershon Mesika, insieme al Ministro della Diplomazia Pubblica e degli Affari della Diaspora, Yuli Edelstein. Ad essi si sono aggiunti viticultori delle colonie del nord della West Bank, tra le quali Rechalim (azienda vinicola Tura), Har Bracha, Gvaot e l’avamposto Arnon ( vicino alla colonia di Itamar). 
In una conferenza stampa, Mesika, facendo riferimento alle piccole dimensioni del paese, ha precisato che “la Samaria (è) il cuore dello stato di Israele”. Comunque, le ragioni effettive addotte dai coloni per la colonizzazione della West Bank, sono state evidenziate quando ha affermato che “il profeta Geremia, nella sua profezia biblica, aveva promesso che il popolo di Israele sarebbe ritornato nella propria terra e che avrebbe piantato vigneti sulle colline della Samaria….Stiamo ripristinando la rinascita del vino in Samaria e lo sviluppo ex novo di questo settore.” 
Il dr. Provera ha dichiarato alla conferenza stampa che “i nostri amici in Israele hanno un motivo in più per ripristinare lo sviluppo del vino – una ragione religiosa, storica, per restituire loro la terra, la terra di Israele, perché divenga una terra di latte e di miele.” 
Provera ha aggiunto che “la visita di gente dalla Samaria è senza alcun dubbio anche dal nostro punto di vista una dichiarazione politica. Ho visitato la Samaria con l’aggiunta di membri del parlamento e posso dire che questa zona non si può di certo chiamare con il nome di West Bank, ma di Giudea e Samaria.” 
Per quanto è stato riportato su Arutz 7, il Ministro della Diplomazia Pubblica e degli Affari della Diaspora ha sostenuto che “dopo dieci anni di delegittimazione nei confronti di Israele che ha portato alla nascita del movimento BDS e il boicottaggio dei prodotti provenienti da Giudea e Samaria, siamo riusciti a rispondere al fuoco e interrompere il boicottaggio. Il legame vero costituitosi tra agricoltori e allevatori provenienti dalla Samaria con quelli del nord Italia, ha trasformato il boicottaggio in una buffonata.” 
    La visita dei leader dei coloni nel nord Italia "rompe il boicottaggio" di Israele

2  Versione italiana alquanto "annacquata"

Valtellinesi e israeliani viticoltori eroici

Competitività e buone pratiche nella viticoltura europea: un'esperienza regionale e globale

  
Gershon Mesika
Si è conclusa la tre giorni in Valtellina di una delegazione israeliana, guidata dal governatore della Samaria Gershon Mesika e dal capo unità del ministero della Diaspora e della Diplomazia pubblica Attias Shay, formata da viticoltori e ricercatori, invitata dall'europarlamentare Fiorello Provera nelle vesti di presidente della FELD, la Fondazione per l'Europa delle libertà e della democrazia. L'iniziativa ha consentito la conoscenza e lo scambio di informazioni tra due realtà vitivinicole molto peculiari, ciascuna a suo modo eroica. La Valtellina e Israele vantano entrambi un'antica tradizione nella coltivazione della vite, hanno saputo superare le difficoltà legate alla conformazione fisica del territorio, affermando la qualità dei loro vini. L'idea di organizzare la visita, che rappresenta il primo di una serie di progetti che la Feld promuoverà, è nata e si è concretizzata nell'ambito dei rapporti che Provera intrattiene con Israele, cementati in occasione della visita ufficiale del febbraio scorso, durante la quale l'europarlamentare valtellinese aveva avuto l'onore di tenere un discorso alla Knesset, il Parlamento israeliano.
   Accolti nel pomeriggio di domenica a Bormio dal sindaco Giuseppe Occhi, gli israeliani hanno trascorso l'intera giornata di lunedì nel Sondriese, tra vigneti e cantine, secondo il programma definito in collaborazione con la Fondazione Fojanini. In mattinata, nella sede di via Valeriana, i viticoltori israeliani hanno seguito con interesse la presentazione del presidente Claudio Introini e del direttore Graziano Murada che sono stati spesso interrotti per domande e richieste di precisazione riguardo ai metodi di coltivazione della vite. Nell'incontro pubblico che è seguito, Provera ha illustrato l'iniziativa parlando di "attaccamento alla terra dei padri" e di "cuore", tratti comuni che uniscono Valtellina e Israele. Quindi il benvenuto del vicepresidente della Provincia Severino De Stefani e del presidente della Camera di Commercio Emanuele Bertolini, e i ringraziamenti dei rappresentanti israeliani che si sono detti stupefatti dalla bellezza della nostra terra. Dopo la visita a una cantina di Castione e alla passeggiata tra le vigne, la delegazione israeliana è stata ospitata da Alberto Marsetti nella sua azienda per una degustazione.
   La terza e conclusiva giornata si è caratterizzata per le visite alla cantina Nino Negri di Chiuro e all'azienda di Mauro Simonini: prima i vini rossi pluridecorati poi il succo di mele. Nel pomeriggio il trasferimento a Milano per l'incontro con l'assessore regionale all'Agricoltura Giulio De Capitani prima del ritorno in Israele.
   Il bilancio della visita è completamente positivo, sia per gli ospiti che per la Valtellina. I primi hanno avuto l'opportunità di conoscere da vicino una realtà vitivinicola che deve fare i conti con le difficoltà, la seconda ha preso contatto con un Paese tecnologicamente avanzato che, attraverso la ricerca scientifica, ha sopperito alle carenze di acqua e di fonti energetiche. Un proficuo scambio di esperienze che prelude a nuove collaborazioni e alla visita dei valtellinesi in Israele.

(La Gazzetta di Sondrio, 13 luglio 2012) 



3  Versione dei  coloni (sito ufficiale)

Langfan Joins Forces with Shomron Liaison Office - Arutz Sheva ...

Last week, Langfan joined a delegation sponsored by Israel's Ministry of Public Diplomacy and led by the head of the Shomron Regional Council, Gershon Mesika. The purpose of the expedition was to connect Israeli wine makers and vine growers with their Italian counterparts. The delegation was hosted by the Ministry of Agriculture for the region of Lombardia.in understanding the realities Israel must consider in its effort to protect its land and p

At meetings with officials, Langfan was asked to present his maps in order tocommunicate Israel’s strategic issues and the importance of Judea and Samaria. Italian officials were surprised to see that Langfan was also equipped with a topographical map of Italy, which demonstrated the similarities of that country’s mountainous region to the north that historically protecte
d Italy’s people from the dangerous barbarians of northern Europe.
Pointing out these similarities proved a quick way to assist the Italianseople.

(vedere articolo completo)


4  Controinformazione  israeliana

Israel: visit of settler leaders to Italy “breaks boycott of Israel”        

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