L’annessione russa della Crimea, l’annessione israeliana della Palestina di Juan Cole

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Di Juan Cole
20  marzo 2014
L’annessione della Crimea alla Russia è tra le poche acquisizioni territoriali significative avvenute dalla fine della II Guerra mondiale che un paese ha ottenuto da un altro, più o meno con la forza. L’unico parallelo chiaro a cui posso pensare, del periodo del dopoguerra, è l’annessione dei territori palestinesi da parte di Israele, nel 1967.
L’imperialismo, espansione del territorio con la forza, era comune, prima della II Guerra mondiale. Gli Stati Uniti, dopo tutto, si sono annessi le Hawaii nel 1890 e lo hanno fatto con la cospirazione di ufficiali di marina e proprietari coloniali di piantagioni, nonostante l’opposizione della famiglia reale delle Hawaii, formata per lo più da hawaiani e quella  di altre nazioni, come il Giappone dell’era dell’Imperatore Meiji. Le dita appiccicose dell’Asse negli anni ’30 e ’40 hanno dato, infine, all’imperialismo una brutta reputazione. Dopo la fine della II guerra mondiale, i pesi che formavano le Nazioni Unite, hanno proibito nella loro Carta, l’acquisizione di territori con la forza.
Le azioni della Russia sono illegali secondo la legge internazionale. L’Assemblea della Crimea che ha votato per indire il referendum non era rappresentativa. Il referendum di domenica 16 marzo si è tenuta in condizioni di occupazione militare russa e non si può garantire che soddisfi gli standard internazionali per le elezioni. Le statistiche pubblicate sull’affluenza, e i risultati, sono sospetti. E anche l’annessione è poco chiara. La Crimea  era stata territorio russo fin dalla fine del 18° secolo, ed è stata annessa all’Ucraina da Khruschchev negli anni ’50, in un’epoca in cui la Russia e l’Ucraina facevano parte dello stesso paese. Qualunque sia la situazione del referendum di domenica, sembra probabile che se i cittadini della Crimea avessero potuto votare liberamente e correttamente, una maggioranza probabilmente avrebbe acconsentito a stare con la Russia.
Le annessioni importanti avvenute nel periodo del dopoguerra, hanno comportato la decolonizzazione. E così l’India si è annessa Goa prendendola dall’impero portoghese nel 1961, sostenendo che era territorio indiano usurpato dal Portogallo. Il Marocco si è annesso il Sahara spagnolo quando la Spagna lo ha abbandonato.
Queste annessioni del dopoguerra, comportavano quello che era considerato dalla nazione che la eseguiva come rivendicazione di un territorio che le era appartenuto. Il paese autore dell’annessione, conferiva la cittadinanza alla popolazione del territorio (sia che lo volessero oppure no).
La ‘presa’  di Israele della Cisgiordania e di Gaza è diversa da queste annessioni. Questi territori non erano stati  aggiudicati a Israele nel piano di spartizione presentato all’Assemblea generale dell’ONU nel 1947. Israele non aveva alcun diritto giuridico riguardo a loro. Sono stati presi in una guerra (1967) in cui Israele ha sparato il primo colpo e quindi poteva essere considerato l’aggressore. Israele non ha offerto la cittadinanza israeliana agli abitanti di questi territori  (questa è la differenza fondamentale con episodi come quello del Sahara occidentale, che i difensori di Israele citano come esempio,  per non parlare del fatto che la monarchia del Marocco aveva governato quel territorio prima che il colonialismo europeo lo avesse separato dal paese.
Israele si è formalmente annessa le Alture del Golan e le Fattorie di Sheb’a*  dalla Siria, e ha colonizzato la Cisgiordania pensando di incorporarla tutta, o la maggior parte di essa, in Israele. Ha staccato parte Cisgiordania e l’ha annessa al suo distretto di Gerusalemme. Gli argomenti israeliani che i territori palestinesi chiaramente non appartenevano a nessun altro stato sono in malafede. La Carta Bianca Britannica del 1939 ha promesso l’indipendenza alla Palestina come nazione entro il 1949. La Carta dell’ONU non permette acquisizioni di territorio con la forza, punto. Questi passi sono più vergognosi che l’incorporamento della Crimea da parte della Russia. Nessuna di quelle popolazioni locali in qualsiasi di quelle zone avrebbe votato per unirsi a Israele. I palestinesi continuano a essere tenuti dagli israeliani, privi di stato e senza diritti.
Al contrario di quanto hanno fatto con il  Signor Putin, gli Stati Uniti non hanno imposto sanzioni a Israele per il suo accrescimento territoriale, ma di fatto lo hanno sostenuto fino in fondo.
Nella foto: dimostranti ucraini di Donetsk  favorevoli all’annessione della Crimea alla Russia
http://it.wikipedia.org/wiki/Fattorie_di_Sheb’a

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