Agricoltori di Gaza producono angurie negli ex insediamenti israeliani
Sintesi personale
Per quasi un decennio apologeti e propagandisti israeliani hanno usato un argomento semplicistico per incolpare la gente di Gaza della propria sofferenza. Secondo questa tesi gli abitanti di Gaza hanno sprecato l'opportunità di sviluppare la propria agricoltura distruggendo le serre "evacuate " dai coloni israeliani nel 2005.
La storia recente della produzione di anguria a Gaza dimostra che l'argomento è disonesto. Mentre alcuni distruzione delle infrastrutture si sono verificate (in gran parte determinate dagli israeliani prima della loro partenza ), i siti in questione sono attualmente usati per coltivare il delizioso frutto.
Diciassette ex insediamenti oggi ospitano una rete di coltivatori di angurie palestinesi. Nader Alokka è uno di loro. La sua fattoria nella Beit Lahiya zona del nord di Gaza è situata sull' ex insediamento israeliano di Dogheit.
La sua famiglia ha acquistato questa terra una trentina di anni fa, ma non è stato in grado di accedervi per molti anni. Le autorità israeliane hanno usato la sua terra come una "porta di passaggio" per i contadini palestinesi che lavoravano nelle aree circostanti gli insediamenti
La terra di Alokka dista solo un chilometro dal confine tra Gaza e Israele :un promemoria dei pericoli costanti incontrati dagli agricoltori qui.
Gli agricoltori di anguria hanno dovuto smettere di lavorare durante l' Operazione Piombo Fuso . L'anno scorsoAhmad Hamdin è stato colpito e ferito dal fuoco israeliano mentre stava raccogliendo angurie nel nord di Gaza (" forze israeliane feriscono agricoltore di Gaza , "Ma'an News Agency, 2 giugno 2013).
Numan al-Shanti, uno dei principali operatori anguria a Gaza, ha detto che prima del 2005, aveva l'abitudine di portare grandi quantità di angurie provenienti da Israele nella Striscia. Le due varietà di frutto che trasportava : Crimson e Odem sono ora cresciuti dentro Gaza. "I quantitativi di anguria prodotti localmente soddisfano le esigenze della popolazione", ha detto Alshanti.
Commercianti di frutta e verdura notano che il business è rallentato quest'anno rispetto al 2013.
La disoccupazione è aumentata costantemente a Gaza con il risultato che gli abitanti della Striscia hanno meno soldi da spendere. Il problema è stato aggravato dalla chiusura del tunnel che collega Gaza all' Egitto ; quelle gallerie erano state una fonte di lavoro e di reddito per molti.
Mahmoud Abu Khdair, un operatore di mercato nel campo profughi di al-Shati a Gaza City , ha dichiarato : "Quest'anno è il peggiore. Prima guadagnavo circa 1.500 shekel [$ 400] al giorno,ma in questa stagione ho appena guadagna la metà di questo importo. "
Un altro operatore dello stesso mercato, Arafat al-Massara ha molti clienti che circondano il suo furgone. e ogni anguria è in vendita per due shekel (50 centesimi).,ma anche per lui la situazione era migliore nel passato :
"Quando ero bambino davo una mano a mio padre che vendeva cocomeri, alcune persone compravano un intero furgone carico di quasi 100 chili di angurie []o anche di più", ha detto.
Hussam Abu Seda, un funzionario del ministero dell'agricoltura a Gaza, puntualizza che il continuo assedio israeliano ha fatto sì che gli agricoltori abbiano grande difficoltà a vendere i loro prodotti al di fuori del territorio. Il ministero ha chiesto agli agricoltori di non coltivare alcune colture come il pomodoro e pepe verde al fine di evitare eccedenze di produzione.
"Se la situazione migliora e l'assedio israeliano viene sollevato, saremmo in grado di esportare cocomero", ha detto.
Rami Almeghari è un docente universitario e giornalista della Striscia di Gaza
Gaza farmers grow watermelon on former Israeli settlements -
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