Gaza: Azienda acqua Napoli con Oxfam per fornitura cisterne





La municipalizzata partenopea sostiene infatti il progetto "Acqua bene comune per Gaza" per l'acquisto e la fornitura di cisterne per garantire l'accesso all'acqua pulita a 500 famiglie vulnerabili della Striscia di Gaza, colpite dall'operazione militare israeliana conosciuta con il nome di "Margine Protettivo" ("Protective Edge") dell'estate 2014. A seguito dell'operazione militare, sottolineano dall'Abc, circa 450mila persone non hanno accesso all'acqua municipale, o hanno un accesso fortemente limitato causa dei gravi danni al sistema idrico. L'assesment condotto dalla Costal Minicipaly Water Utilities ("Damages Assessment Report Water and Wastewater Infrastructure Gaza Strip", 7 luglio - 14 agosto 2014) in agosto, presenta danni nel settore dell'acqua e dei reflui pari a circa 34 milioni di dollari. Nel solo governorato della Midlle Area, dove il progetto interviene, i danni stimati alle infrastrutture si aggirano intorno ai 2,8 milioni di dollari.

Il progetto punta ad assistere almeno 500 famiglie tra le più vulnerabili: stimando una media di 6,5 persone a famiglia, l'obiettivo è quindi di raggiungere circa 3250 persone.






L'intervento a cui contribuisce Abc è quello della onlus Oxfam, che fornisce cisterne comunitarie che, una volta installate, sono in grado di assistere numerose famiglie. La capacità dei serbatoi è infatti di 2 metri cubi d'acqua e ognuno di essi mette a disposizione 2mila litri di acqua potabile ogni giorno fino ad un massimo di 100 famiglie, calcolando tre litri a persona per una media di circa 20 litri per famiglia al giorno, che è lo standard minimo internazionalmente riconosciuto. Il progetto aggiungerà ulteriori serbatoi ai 94 già esistenti e punta a soddisfare il fabbisogno d'acqua di tutte le famiglie della Middle Area.

"Con Abc Napoli - spiega il presidente Maurizio Montalto - siamo riusciti a mettere in piedi un esperimento democratico molto forte che deve estendersi oltre i confini di questa città e di questa regione. Per questo abbiamo deciso di finanziare dei progetti internazionali affinché sia garantito il diritto umano naturale all'accesso all'acqua potabile in territori nei quali migliaia di persone, e di bambini, vivono una tremenda privazione che aumenta il loro disagio sociale. Andremo avanti: Abc, appena il Consiglio comunale approverà il nostro bilancio, come da statuto, devolverà una parte degli utili alle Onlus che ci invieranno il loro progetto per la difesa dei beni comuni e il rispetto dei popoli".

Oltre al progetto di Gaza, Abc partecipa ad altri programmi internazionali tra cui la realizzazione di quattro pozzi per l'estrazione di acqua in Malawi e la costruzione di una cisterna di accumulo di acqua in Etiopia. (ANSAmed). © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati



 
 
 
 
 
 
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