Manbij, nella roccaforte siriana liberata dall'Isis le donne bruciano il velo e gli uomini tagliano la barba


Le donne tolgono il velo, gli uomini tagliano la barba in pubblico mentre i bambini giocano finalmente liberi. Sono le immagini che arrivano da Manbij, la roccaforte…
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Le donne tolgono il velo, gli uomini tagliano la barba in pubblico mentre i bambini giocano finalmente liberi. Sono le immagini che arrivano da Manbij, la roccaforte siriana strappata all'Isis dopo una strenua battaglia combattuta dalle Forze democratiche siriane guidate dai battaglioni curdi.
I 2000 ostaggi in mano ai guerriglieri del Califfato sarebbero stati liberati, secondo i media locali. E mentre i soldati di Al Baghdadi abbandonano Manbij, lungo le strade in macerie le donne esultano abbracciando le soldatesse dell'Ypg curdo, si strappano il burka e lo danno alle fiamme.
La battaglia di Manbij conta però 438 morti tra i civili, 205 dei quali uccisi dai bombardamenti della Coalizione internazionale a guida americana che ha messo fine a un assedio contro l'Isis cominciato a maggio. Il numero delle vittime è confermato dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). L'ong, con sede in Gran Bretagna ma una vasta rete di informatori in Siria, aggiunge che l'Isis si è ritirato dai quartieri settentrionali ancora nelle sue mani in seguito ad un accordo mediato da notabili locali, che ha consentito alle cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf) di prendere l'intero controllo della città senza ulteriori combattimenti. I miliziani dell'Isis si sono ritirati verso nord, in un convoglio di circa 500 veicoli, in direzione del valico di confine con la Turchia di Jarablus.
LIBIA, RIPRESA RADIO DELL'ISIS. Le milizie libiche di Al-Binyan Al-Marsous oggi hanno annunciato di aver preso il controllo della stazione radio di Sirte. Lo riferisce il sito al Wasat. Le milizie fedeli al governo di unità nazionale, che combattono per strappare all'Isis la sua roccaforte, hanno spiegato che l'edificio che ospita la radio, vicino al complesso Ouagadougou (il quartier generale Isis da poco riconquistato), è uno dei maggiori centri di propaganda dello Stato islamico, da cui venivano diffusi i messaggi di al Baghdadi e del portavoce al Adnani.
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