Robert Fisk Trump incontra il nuovo leader del mondo laico, Papa Francesco


Trump incontra il nuovo leader del mondo laico, Papa Francesco Di Robert Fisk 25 maggio 2017 Dopo due giorni trascorsi a fare lezione a decapitatori, ditta
znetitaly.altervista.org
 Di Robert Fisk
25 maggio 2017
Dopo due giorni trascorsi a fare lezione a decapitatori, dittatori, torturatori e ladri di terre, Donald Trump mercoledì ha finalmente incontrato una brava persona. Papa Francesco non ha chiesto un accordo di 100 miliardi di dollari (77,2 miliardi di sterline) per il Vaticano. Non farebbe guerra all’Iran. Non si è schierato dalla parte dei musulmani Sciiti nel prossimo conflitto in Medio Oriente. Non ha parlato di “terrore” palestinese. E per la maggior parte del tempo è apparso cupo, accigliato, perfino sospettoso.
Così avrebbe dovuto essere. Il largo, sciocco sorriso di Trump che incontra il Santo Padre sarebbe stato più adatto per il primo papa della famiglia  Borgia, Alessandro VI, la cui corruzione  ed entusiasmo per la guerra si sarebbero accordate abbastanza  bene con il curriculum vitae di Trump. Ma il Papa dei poveri che l’anno scorso ha suggerito che Trump non era esattamente un cristiano perché voleva costruire dei muri, non sembrava essere molto contento di vedere l’uomo che lo ha definito “vergognoso”  per aver messo in dubbio la sua fede.* “Uno offre la pace attraverso il dialogo, l’altro con la sicurezza delle armi,” ha detto uno dei consiglieri di Francesco dopo la visita, cosa che riassume bene le cose.
E’ stata davvero uno spettacolo strano vedere il capo della Chiesa Cattolica – le cui convinzioni contro la guerra, contro la violenza e a favore dell’ambiente devono certamente rappresentare ora il mondo laico – salutare l’attuale anche se temporaneo calo del mondo laico, le cui politiche sono certamente non quelle degli occidentali che sostiene di rappresentare. Infatti, sempre di più il Buon Vecchio Papa sta rappresentando ciò che i Trump e le May non dicono: che l’Occidente ha il dovere morale di porre fine alle sue guerre in Medio Oriente, di smettere di vendere armi agli assassini in Medio Oriente, e di trattare le persone del Medio Oriente con giustizia e dignità.
Non ci si deve sorprendere che i 29 minuti che il presidente folle e il papa sano di mente hanno trascorso insieme   rimanga segreto. Fino a quando, suppongo, Trump comincerà a twittare di nuovo. Presumibilmente hanno chiacchierato del cambiamento di clima, dell’immigrazione, perfino di vendita di armi. Oh, mosca sul muro, parla apertamente! E hanno parlato, ci è stato detto, di “dialogo interreligioso” e della necessità di proteggere i Cristiani in Medio Oriente. Hanno condiviso, alla fine ci hanno informato –  “un impegno per la vita, e per la libertà di espressione e di
coscienza” che è di più di quello che gli altri  anfitrioni di Trump avrebbero approvato nei due giorni scorsi.
Trump ha debitamente consegnato al papa dei libri di Martin Luther King che sperava sarebbero piaciuti a Papa Francesco – se poi lui stesso li abbia mai letti resta un mistero – e il Papa ha dato a Trump alcuni dei suoi scritti sull’ambiente. “Bene, li leggerò,” ha detto il presidente degli Stati Uniti. Una notizia plausibile.
Quando il Papa è apparso dal suo incontro private con Trump, sorrideva in maniera    sollevata, quasi piacevole,   come un uomo che avesse appena lasciato la sedia del dentista, e la sua battuta con la velata Melania sui dolcetti croati, anche se non è  stata esattamente compresa, ha dimostrato che perfino un pontefice stressato può conservare il senso dell’umorismo in mezzo all’oscurità spirituale. Trump ha pensato che tutto era stato un “grande onore”. Non per il Papa, immaginiamo.
E c’è stato il solito commiato da parte di Trump, del genere che probabilmente ha offerto a  tutti gli avidi re e criminali del Medio Oriente: “Non dimenticherò le sue parole,” ha detto a Papa Francesco quando è andato via. Oh, ma le dimenticherà, lettore, le dimenticherà.


Robert Fisk scrive per The Independent  dove l’articolo è originariamente apparso
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale : The Independent
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2017 ZNET Italy – Licenza Creative Commons  CC BY NC-SA 3.0


Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

giorno 79: Betlemme cancella le celebrazioni del Natale mentre Israele continua a bombardare Gaza

Video:Defamation - di Yoav Shamir Film

La Spoon River degli artisti di Gaza. Scrittori, poeti, pittori: almeno 10 vittime nei raid. Sotto le bombe muore anche la cultura palestinese