Sciopero della fame: ordinari cattolici Terra Santa a Israele, “ascoltate il grido dei detenuti palestinesi”. Condanna della “detenzione senza processo”
Carcere —
Sciopero della fame: ordinari cattolici Terra Santa a Israele, “ascoltate il grido dei detenuti palestinesi”. Condanna della “detenzione senza processo”
“Invitiamo le
autorità israeliane a sentire il grido dei prigionieri, a rispettare la
loro dignità umana e ad aprire una nuova porta verso la costruzione
della pace”. È l’appello che la Commissione “Giustizia e pace”, che
opera in seno all’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa ha
lanciato nei giorni scorsi, in merito allo sciopero della fame
intrapreso, dal 17 aprile scorso, da oltre 1.500 detenuti politici
palestinesi e denominato “Libertà e dignità”. Nell’appello, pervenuto al
Sir, la Commissione “Giustizia e pace” spiega che “l’obiettivo di
questo atto disperato è quello di far luce, sia a livello locale che
internazionale, sulle condizioni disumane in cui sono detenuti dalle
Autorità israeliane
I detenuti invocano il rispetto dei loro diritti
umani e della loro dignità, come riconosciuto dal diritto internazionale
e dalla Convenzione di Ginevra, e la fine della detenzione
amministrativa”. La Commissione, nel comunicato, “afferma la necessità
dell’applicazione del diritto internazionale nei confronti dei
prigionieri politici. Condanna l’uso della detenzione senza processo,
tutte le forme di punizione collettiva, nonché l’uso della forza e della
tortura per qualsiasi motivo. Inoltre – si legge nel testo – non
dobbiamo mai dimenticare che ogni prigioniero è un essere umano e la sua
dignità, data da Dio, deve essere rispettata”.
“La liberazione dei
prigionieri – conclude la Commissione – sarà un segno di una nuova
visione, e l’inizio di una nuova storia, per entrambi i popoli,
israeliani e palestinesi. Come cristiani siamo inviati a lavorare per la
liberazione di ogni essere umano e per la creazione di una società
umana in cui ci sia uguaglianza per tutti, israeliani e palestinesi”.
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