Anna Foa ; umanità


Il 13 agosto l’attacco al ristorante turco in Burkina Faso, di cui nessuno sembra essersi troppo accorto. Poi, Barcellona e la Finlandia. Un mare di sangue in pochi giorni. A morire sono, come sempre, cristiani, ebrei, musulmani. Indistintamente. Di fronte a questi massacri, piccoli segnali di reazione, come la manifestazione in piazza a Barcellona dei musulmani contro il terrorismo. Piccoli, piccolissimi segnali. Ma solo così potremo davvero e fino in fondo sconfiggere i fanatici. Facendo crescere queste fiammelle di umanità, rendendo chiaro a tutti che tutti siamo obiettivi, di qualunque colore abbiamo la pelle e qualunque Dio adoriamo. Ricordando che i musulmani hanno finora pagato più di tutti in termini di sangue sparso dai terroristi. Perché per i terroristi non c’è differenza tra un europeo e un musulmano qualunque, che non creda che il compito di ogni buon musulmano sia assassinare gli infedeli. Lo dobbiamo almeno a Khaled Asaad, il vecchio archeologo, di religione musulmana, assassinato brutalmente dall’ISIS or sono due anni a Palmira, di cui difendeva le rovine. Anna Foa, storica

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