Gli israeliani accusano erroneamente Ma'an di produrre video che promuovono la violenza contro Israele

 Sintesi  personale



Uno screenshot del video controverso.
Israele ha denunciato l'agenzia di stampa Ma'an  per aver pubblicato un articolo su una canzone che promuove la violenza contro gli israeliani, affermando erroneamente che la canzone stessa è stata scritta e prodotta da Ma'an .
Martedì il sito arabo di Ma'an ha postato un articolo intitolato "Una canzone per la moschea di Al-Aqsa", riferendo che un clip video in lingua ebraica ,intitolato "Difendere Al-Aqsa", è stato condiviso sui social media e chiarendo che né il cantante né il songwriter sono stati identificati.
La canzone minaccia  l'uso della violenza contro gli israeliani ebrei con queste parole  "soldato, colonizzatore e polizia / io ti attacco, ti pugnalo e ti distruggo ",e invita "a pulire la Palestina dagli  ebrei".
Il direttore generale di Ma'an Raed Othman ha confermato che Ma'an non ha prodotto il video, ma ha  solo riferito della  sua esistenza.
Sia l'articolo che il video sono stati rimossi dalla  piattaforme online di Ma'an.
Tuttavia un certo numero di sostenitori di Israele ha condiviso il video utilizzando il canale  Youtube di Ma'an  e, mostrandolo  fuori dal contesto ,ha affermato che è stato creato  da  Ma'an.
Ma'an è da tempo accusato da gruppi pro-israeliani di destra, come NGO Monitor e PalWatch, di "dichiarazioni anti-israeliane" e di "presentare una visione completamente distorta del conflitto" L'agenzia  segnala  i reati di guerra israeliani e le violazioni dei diritti umani.
Le autorità israeliane hanno affermato che l''ondata di violenza , esplosa nell'ottobre 2015 , è stata causata in gran parte da "incitamento" tra i palestinesi attraverso i social media  Centinaia di i palestinesi - inclusi attivisti , giornalisti , romanzieri e poeti -sono stati imprigionati in seguito a tali accuse .
I palestinesi hanno invece sostenuto  che  la frustrazione e la disperazione indotta dall'occupazione militare di Israele, quasi 50 anni,  e dall'assenza di un orizzonte politico hanno determinato lo  scoppio della violenza. Molti palestinesi hanno anche sottolineato che la violenza israeliana ha continuato a modellare la vita quotidiana nel territorio occupato, indipendentemente da  scontri o attacchi.
Nel frattempo, un rapporto di febbraio rilasciato da Arab Center for Social Media Advancement 7amleh ha documentato che i messaggi calunniosi, provocatori e minacciosi degli israeliani contro gli arabi e i palestinesi sono più che raddoppiati nel 2016:  675.000 post di 60.000 utenti di Facebook in lingua ebraica . Solo  in  pochi casi sono stati presi provvedimenti contro gli Israeliani.

 Israelis wrongfully accuse Ma’an of producing video advocating for anti-Israeli violence

Aug. 2, 2017 9:12 P.M. (Updated: Aug. 2, 2017 10:13 P.M.)

A screenshot of the controversial video.
BETHLEHEM (Ma'an) -- Far-right Israelis denounced Ma’an news agency on social media on Wednesday for publishing an article about a song advocating for violence against Israelis, erroneously claiming that the song itself was written and produced by Ma’an.
On Tuesday, Ma’an’s Arabic-language site posted an article entitled “A song in Hebrew for the Al-Aqsa Mosque,” reporting that a Hebrew-language video clip called “Defending Al-Aqsa” was being shared on social media, and clarifying that neither the singer nor the songwriter were identified.
The song threatened the use of violence against Jewish Israelis, with lyrics such as “Intelligence, soldier, settler, and police/ I’ll attack, stab, and smash you,” and calls to “cleanse Palestine of Jews.”
Ma’an General Director Raed Othman has confirmed that Ma’an did not produce the video, but had only written about its existence.
Both the article and the video have since been removed from Ma'an online platforms.
However, a number of Israel supporters shared a link to one of Ma’an’s Youtube accounts -- on which the news agency uploads all videos it links to on its website -- showing the video out of context and claiming that it was created and condoned by Ma’an.
Ma’an has long been accused by far-right pro-Israeli groups such as NGO Monitor and PalWatch of “tendentious anti-Israel statements,” and of “presenting an entirely biased and distorted view of the conflict” for reporting on Israeli war crimes and human rights violations.
Israeli authorities have claimed that a wave of violence that first erupted in October 2015 was caused largely by “incitement” among Palestinians through social media, with hundreds of Palestinians -- including activists, journalists, novelists, and poets -- detained over such claims.
Palestinians have instead pointed chiefly to the frustration and despair brought on by Israel's nearly 50-year military occupation of the Palestinian territory and the absence of a political horizon as reasons for outbreaks of violence. Many Palestinians have also pointed out that Israeli violence has continued to shape everyday life in the occupied territory, regardless of any recent “upticks” in clashes or attacks.
Meanwhile, a February report released by the Arab Center for Social Media Advancement 7amleh documented that slanderous, provocative, and threatening posts made by Israelis against Arabs and Palestinians had more than doubled in 2016, reaching 675,000 posts made by 60,000 Hebrew-speaking Facebook users -- without only very few cases being opened against Israelis.

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