La censura avanza: YouTube tappa la bocca ad Antonio Rinaldi. E' gravissimo!
Crescono
gli episodi gravi. Chi sarà il prossimo a venire censurato? Unite le
vostre voci al nostro dissenso! Dimostrate che siamo tantissimi e che
non vi lascerete intimidire! [Marcello Foa]
megachip.globalist.it
Crescono gli episodi gravi. Chi sarà il
prossimo a venire censurato? Unite le vostre voci al nostro
dissenso! Dimostrate che siamo tantissimi e che non vi lascerete
intimidire! [Marcello Foa]
censura
di Marcello Foa.
Qualcuno
nei giorni scorsi ha accolto con incredulità la notizia del disegno di
legge voluto dal piccolo Grande Fratello Paolo Gentiloni per imporre la
sorveglianza di massa sul web – da oggi lo Stato italiano monitorerà per
6 anni tutta la vostra attività sul web, incluse le chat! – e la
censura, impedendo ai singoli utenti di accedere a siti scomodi (leggi qui e qui).
Il pretesto è quello della violazione del copyright, che in internet
significa poter censurare praticamente qualunque sito. Basterà che
appaia una foto scaricata dai motori di ricerca e non autorizzata per
venire “bannati”.
Lo
ripeto da settimane: il disegno, a livello internazionale, è di mettere
a tacere le voci davvero libere e, soprattutto, quelle che promuovono
idee contrarie al mainstream. Ad esempio quelle di chi si oppone all’euro.
L’opera di normalizzazione avanza rapidamente. In Francia nei giorni scorsi hanno chiuso il blog di un economista del calibro di Jacques Sapir,
colpevole di essere troppo eretico, di smontare da tempo i falsi miti
della moneta unica e di non essere allineato all’establishment, men che
meno al piccolo Napoleone Emmanuel Macron.
Ora vengo a scoprire che You Tube ha chiuso il canale video di Scenarieconomici.it , il sito di Antonio Rinaldi, un altro esponente del fronte no euro. La colpa? Misteriosa. Nella notifica ricevuta da Rinaldi si parla di “ripetute e gravi violazioni delle regole della community” ma
non si precisa quali. Come un vero Grande Fratello, YouTube decide di
censurare un canale, vestendo al contempo i panni dell’inquisitore e del
giudice. Già perché a vagliare il ricorso presentato da Rinaldi è stata
la stessa YouTube, respingendolo ovviamente.
Io non posso che esprimere la mia totale, indignata solidarietà ad Antonio Rinaldi, rilevando
con rabbia il silenzio dei giornalisti, che non hanno scritto nulla sul
disegno di legge Gentiloni e nemmeno sulla censura a Rinaldi. In un
caso e nell’altro, siamo stati Claudio Messora (qui l’intervista di Byoblu a Rinaldi) ed io a urlare la nostra indignazione. In perfetta solitudine mediatica.
I
miei due post contro il gravissimo disegno di legge del finto buonista
Gentiloni sono stati letti in poche ore da oltre 100 mila persone.
Numeri impressionanti per un blog. Incoraggianti. Ma quel che sta
avvenendo è gravissimo. Chi sarà il prossimo a venire censurato?
La battaglia di Antonio Rinaldi, di Alberto Bagnai, di Claudio Messora, di Enrica Perrucchietti, di Pino Cabras, degli anticonformisti de Gli Occhi della Guerra, mia e di altri pensatori liberi, di qualunque orientamento politico, continuerà; cambiando piattaforme e canali all’occorrenza.
Ma
mai come ora abbiamo bisogno di voi. Unite le vostre voci al nostro
dissenso! Dimostrate che siamo tanti, tantissimi e che non vi lascerete
intimidire!
Difendete, come noi e con noi, la libertà e la democrazia!
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Segui Marcello Foa anche su Twitter @MarcelloFoa e sulla sua pagina Facebook
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