Richard Silverstein _ una settimana terribile per l'IDF

Sintesi personale

Non è stata una buona settimana per l'IDF. In primo luogo  un cecchino dell'IDF ha giustiziato un manifestante disabile a Gaza durante una protesta contro il riconoscimento da parte dell'amministrazione Trump di Gerusalemme come capitale di Israele. Il manifestante, le cui gambe erano state amputate dopo un attacco missilistico israeliano nel 2008, era seduto su una sedia a rotelle sventolando una bandiera palestinese, quando un proiettile lo ha colpito in testa e l'ha ucciso. Naturalmente un'indagine dell'IDF ha rilevato che non vi erano violazioni del protocollo operativo nell'uccisione.

Successivament , i soldati israeliani hanno invaso il villaggio   di Nabi Saleh e si sono scontrat   icon le rabbiose proteste di una ragazza palestinese di 16 anni , Ahed al Tamimi. Quando i soldati l'hanno toccata  ,lei ha reagito. Ha urlato contro di loro di non toccarla e poi li ha  schiaffeggiati e presi a calci. Questo video è diventato virale e l'idea di una tale umiliazione ha fatto arrabbiare il pubblico israeliano.

Il ministro israeliano  Naftali Bennett ha decretato che  Ahed dovrebbe essere mandata in prigione per tutta la vita. Michael Oren,  "stimato" professore di storia ebraica, ha puntualizzato che la famiglia di Ahed "non è una vera famiglia". A quanto pare i suoi occhi azzurri e i suoi capelli biondi sollevano sospetti tra gli hasbaristi i che sia stata "piantata" tra i palestinesi o forse Bassem al Tamimi ha avuto una storia  con una bionda scandinava formosa. L'ex ambasciatore israeliano negli Stati Uniti ha anche affermato che la famiglia al-Tamimi veste i propri figli con "vestiti americani" e pagano i loro figli perché protestino . Pensa che gli adolescenti palestinesi indossino abaya e chador? Ha messo mai piede in Cisgiordania tra i palestinesi che camminano per le strade? . Queste accuse sono ovviamente razziste. Non sono nemmeno degne di essere chiamate  hasbara . Sono una forma ancora più bassa dell'  hasbara .

All'inizio di ieri alle 4 del mattino le truppe israeliane hanno invaso il suo villaggio e aggredito la sua casa. L'hanno strappata alla sua famiglia, ammanettata e  e spinta  in un veicolo dove è  stata maltrattata. Quando la famiglia ha scoperto dove era detenuta, sua madre è andata a farle visita. Perfino i regolamenti israeliani impediscono che un minore venga interrogato senza la presenza di un genitore. Ma in casi come questo  le regole e i regolamenti non contano. La  madre è stata lei stessa arrestata. Per quale motivo  solo gli occupanti lo sanno.

Quei grandi cattivi ragazzi dell'IDF erano così orgogliosi della pericolosa preda che stavano per beccare,che hanno girato un video dell'arresto di Ahed. Per qualche strana ragione hanno pixellato la sua faccia. Forse per una bizzarra decisione di proteggere la privacy di un minore (di solito foto di bambini palestinesi incatenati ai letti d'ospedale compare su tutti i media israeliani). Un'altra teoria è che volevano rendere Ahed senza volto, rubando così un po 'della sua dignità e della sua identità. Ciò sembra molto più in sintonia con l'ossessione israeliana di umiliare i palestinesi .

  Ahed è stata portata di fronte a un tribunale per estendere la sua detenzione. Naturalmente, suo padre è venuto alla sessione per sostenerla. Poi è stato arrestato. Tutto per mostrare a questa famiglia palestinese  che lo Stato sarebbe sceso su di loro con tutta la sua forza per mostrare chi è il capo. In verità mentre il pubblico israeliano chiede vendetta per la temerarietà di Ahed, questa brutalità nei confronti di un'adolescente dimostra che lo Stato è un debole idiota.

. Guarda questo video del corrispondente di Al Jazeera  dove la giovane figlia di Clayton Swisher chiede a Jeremy Corbyn di commentare l'arresto di Ahed. I modi e la risposta di Corbyn ti faranno kvell (se hai un cuore ebraico) o ti gonfieranno di orgoglio per la sua umanità. Questo è l'epitome del termine yiddish, menschlichkeit ("decenza umana").

Il secondo brutto giorno per l'esercito israeliano è stato durante le proteste di Gaza contro la dichiarazione di Gerusalemme, quando gli abitanti di Gaza si sono avvicinati alla recinzione con Israele sventolando  le bandiere palestinesi. Tra i dimostranti c'era Ibrahim Abu Thurayyah  che ha perso le gambe in un attacco missilistico israeliano del 2008. Nonostante la sua disabilità, ha insistito per essere in prima linea in ogni protesta, compresa quella in quel giorno. Eccolo in una sedia a rotelle che sventola la sua bandiera.

Proprio in quel momento, un proiettile di un  cecchino israeliano gli ha squarciato  il cervello , uccidendolo all'istante. Un colpo pulito, una bella uccisione. Le autorità, che indagano sempre su questi incidenti per assicurarsi che siano kosher, hanno scoperto che il killer operava all'interno delle linee etiche dell'organizzazione.

I media israeliani di hasbara hanno fatto sapere che il cecchino non intendeva uccidere Abu Thurayyah. In qualche modo è stato uno sfortunato incidente. Solitamente  un cecchino non uccide accidentalmente un uomo seduto su una sedia a rotelle. Vuole uccidere. E se lo mancasse , dovrebbe essere estromesso dal corpo. .

Proprio così,un altro omicidio imbiancato. E Israele purifica la sua coscienza da ogni colpa. Le immagini di Abu Thurayyah che sventola la bandiera palestinese, le vignette di lui che difende  la resistenza hanno attraversato i social media e internet. Questo disabile è ora un leone della resistenza palestinese.

Anche se prima gli hanno strappato le gambe e poi l'hanno ucciso a titolo definitivo, avrà l'ultima parola. Le immagini di questi due oltraggi non saranno dimenticate.

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The IDF's No Good, Terrible, Very Bad Week

It hasn't been a good week for the IDF. First, an IDF sniper executed a Gaza double-amputee protester at the fence during a protest against the Trump admin

richardsilverstein.com

 t hasn’t been a good week for the IDF. First, an IDF sniper executed a Gaza double-amputee protester at the fence during a protest against the Trump administration’s recognition of Jerusalem as Israel’s capital. The protester, whose legs had been amputated after an Israeli missile attack in 2008, was sitting in a wheelchair waving a Palestinian flag when a bullet shot through his brain and killed him. Naturally an IDF investigation found that there were no violations of operational protocol in the killing.

Next, Israeli soldiers invaded the village of Nabi Saleh, and were met with the angry protests of a 16-year-old Palestinian girl, Ahed al Tamimi. When the soldiers touched her, she fought back. She screamed at them not to touch her, and then she hit them with her hand and kicked them with her foot. This video went viral and the idea of such humiliation angered the Israeli public, which could not sit still and take this insult to the army’s manhood.
Israeli “education” minister Naftali Bennett said that little Ahed should be sent to prison for life. Michael Oren the “esteemed” professor of Jewish history, said that Ahed’s family was “not a real family.” Apparently, her blue eyes and blond hair raise suspicions among the hasbarati that either she was “planted” among the Palestinians or perhaps that Bassem al Tamimi had a dalliance with a buxom Scandinavian blonde at some earlier point in his life.  The former Israeli ambassador to the U.S. also claimed that the al-Tamimi family dresses their children in “American clothes,” whatever that means. Does he think that Palestinian teenagers wear abayas and chadors?  Has he set foot in the West Bank among the Palestinians walking the streets?  Of course not.  Unless, it was inside an Israeli military Land Cruiser.  The coup de grace was Oren’s intimation that they pay their children to protest. These charges are of course racist. They’re not even worthy of being called hasbara. They are in fact slime, an even lower form of discourse than hasbara.
Earlier yesterday at 4 AM., Israeli troops invaded her village and assaulted her home. They snatched her from her family, handcuffed her, and hustled her away into a waiting vehicle where she was manhandled. When the family found out where she was detained, her mother went to visit her. Even Israeli regulations prevent a minor from being questioned without the presence of a parent. But in cases like this, rules and regulations go out the window. Instead of visiting and protecting her daughter, her mother was herself arrested. For what possible reason, only the occupiers know.
Those big bad boys in the IDF were so proud of the dangerous quarry they were about to nab, that they shot a video of Ahed’s arrest.  For some strange reason they pixellated her face.  Perhaps out of a bizarre decision to protect the privacy of a minor (doubtful since they routinely splash pictures of Palestinian children chained to hospital beds all over the Israeli media).  Another theory is that they wanted to render Ahed faceless, thus stealing a bit of her dignity and her identity.  That seems much more in tune with the Israeli obsession with humiliating Palestinians by kicking dust in their eyes at every opportunity.
Earlier today, Ahed was hauled before a court to have her detention extended.  Naturally, her father came to the session to support her.  Then he was arrested.  All to show this individual Palestinian family that it could not thumb its nose at the state; that the State would come down upon them with all its might to show who is the boss.  In truth, while the Israeli public demands vengeance for Ahed’s temerity, this brutality against a teenage girl shows the State to be a feeble doddering fool.
But there is decency in the world.  Watch this video of Al Jazeera correspondent, Clayton Swisher’s young daughter asking Jeremy Corbyn to comment on Ahed’s arrest.  Corbyn’s manner and overall response will make you kvell (if you have a Jewish heart) or swell with pride at his humanity.  This is the epitome of the Yiddish term, menschlichkeit (“human decency”).
The second bad day for the IDF was during the Gaza protests against the Jerusalem declaration, when Gazans approached the fence with Israel waving Palestinian flags.  Among the demonstrators was Ibrahim Abu Thurayyah. He was a double-amputee who lost his legs in a 2008 Israeli missile attack.  Despite his disability, he insisted at being in the front lines of every protest, including the one that day.  There he was in a wheelchair waving his flag.
Just then, an Israeli sniper bullet tore through his brain, killing him instantly.  A clean shot, a good kill.  The authorities, who always investigate these incidents to ensure they’re kosher, found the killer operated within organization ethical guidelines.
The Israeli hasbara media has put out the word that the sniper wasn’t intending to kill Abu Thurayyah.  Somehow it was an unfortunate accident.  But I can tell you that a sniper doesn’t accidentally kill a man sitting in a wheelchair.  He aims to kill.  And if he does miss, he should be drummed out of the corps.  But if we could follow the career of this expert killer we’d find that he earns a commendation for this brave act in defense of the homeland.  No, he’s going right up the career military ladder.  On his way to glory.
Just like that, another murder whitewashed.  And Israel cleanses its conscience of any guilt.  Except the world noticed.  Pictures of Abu Thurayyah waving his Palestinian flag, cartoons of him championing resistance have coursed through social media and the internet.  This disabled man is now a lion of the Palestinian resistance.
Though they first ripped off his legs and then murdered him outright, he will have the last word.  Images of these two outrages will not be forgotten.