Alberto Negri:Iran, nostalgia canaglia
Iran, nostalgia canaglia
A leggere alcuni articoli della stampa italiana c’è da chiedersi come
mai ci sia stata una rivoluzione nel 1979 visto che i diritti di tutti
erano così ben tutelati. Prima di abbandonare definitivamente l’Iran, lo
Shah era già dovuto fuggire dal Paese, nel 1953 e proprio a Roma,
quando al potere era salito il laico Mossadeq che aveva nazionalizzato
la Anglo-Iranian Oil Company. Per tutta risposta la Gran Bretagna
congelò i capitali iraniani nelle sue banche,
rafforzò la presenza militare nel Golfo, attuò il blocco navale
dell'esportazione di petrolio e dispose un embargo commerciale.
Nell'agosto del 1953 il governo Mossadeq, che si era anche opposto alle
richieste di riforme islamiche dell’ayatollah Kashani, fu abbattuto da
un colpo di Stato favorito dai servizi segreti americani e britannici,
l’Operazione Ajax. Il 21 agosto lo Shah Mohammed Reza lasciò con Soraya
l’Excelsior di via Veneto e tornò a Teheran accompagnato da due grandi
firme del giornalismo italiano, Barzini junior e Virgilio Lilli. Che
nostalgia per quel mondo in bianco e nero di teste coronate, colpi di
stato, casinò e belle donne in bikini: bastava, per goderselo, essere
nati dalla parte giusta.
Commenti
Posta un commento