Alberto Stabile Trasfigurazione e fine della questione palestinese
QUELLI di noi che hanno avuto la possibilità di seguire abbastanza da vicino il conflitto mediorientale per antonomasia, valer a dire lo scontro che vede contrapporsi da oltre 70 anni israeliani e palestinesi, devono prepararsi ad assistere a cambiamenti epocali. La pace, forse? No, quella è destinata a rimanere una chimera. Piuttosto, quello che si intravede è alla trasfigurazione, o, per dirla in parole povere, il mascheramento del conflitto in qualcosa di diverso, mediante lo svuotamento prima filologico, poi politico e infine, come avrebbe detto Sciascia, fattuale dei suoi termini essenziali. Di questa operazione di mistificazione l'Amministrazione Trump è protagonista e il governo israeliano di destra il maggior fruitore. Non a caso, l'ambasciatore americano a Tel Aviv, David M. Friedman che è anche l'avvocato di Trump oltre ad essere un esponente di spicco della lobby americana dei coloni, ha preteso di proibire l'us