Le mani del Qatar su Gaza



di Emma Mancini

Roma, 18 ottobre 2012, Nena News - Oggi l'emiro del Qatar, Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani, visita Gaza dopo aver annunciato martedì un piano di ricostruzione della Striscia da 254 milioni di dollari. Un'iniziativa quella dell'emiro - influente esponente dei Fratelli Musulmani, nonché uno dei principali finanziatori dei gruppi di opposizione al regime siriano di Bashar Al-Assad - che lascia poco spazio all'immaginazione. Obiettivo di Doha è quello di estendere la propria influenza su Hamas, movimento parte della Fratellanza, e quindi di interferire nel debole processo di riconciliazione con Fatah?L'ingente iniezione di fondi servirà a modernizzare e ricostruire Gaza, distrutta dalle continue offensive militari israeliane, l'Operazione Piombo Fuso su tutte: oltre all'elevatissimo numero di vittime tra i civili (oltre 1.400 morti), l'aviazione israeliana ha ridotto in macerie strade, fabbriche, ospedali, case, uffici. La ricostruzione non è mai realmente ripartita, a causa soprattutto dell'embargo imposto da Israele che impedisce l'ingresso nella Striscia di materiali di costruzione.

Ad annunciare il piano è stato l'ambasciatore del Qatar Mohammed Al-Amadi, in una conferenza stampa durante la quale si è sottolineata la necessità che Israele ed Egitto non ostacolino l'ingresso nella Striscia di materiale di costruzione e macchinari. Secondo Al-Amadi i lavori inizieranno tra massimo tre mesi e partiranno dalla costruzione di una superstrada che correrà lungo la costa di Gaza.

Sicuramente i tanti progetti dell'emiro del Qatar porteranno alla creazione di numerosi posti di lavoro, dall'edilizia alla fornitura di servizi, in un'area colpita da un drammatico tasso di disoccupazione. "Iniettare un simile ammontare di denaro nello sviluppo e in progetti infrastrutturali permetterà sicuramente alle ruote dell'economia di Gaza di girare e di abbassare il livello di disoccupazione", spiega l'economista di Gaza Maher Al-Tabba.Un fattore che spinge diversi osservatori a vedere nel piano della petromonarchia il tentativo di assumere il controllo politico della Striscia, ponendo fine alle prove di riconciliazione di Hamas con Fatah e il governo di Ramallah. Sicuramente una simile pioggia di denaro non può essere interpretata come mera beneficenza ad una popolazione sotto occupazione: l'iniziativa rientra pienamente nell'agenda politica del Qatar nella regione araba, ovvero espandere il proprio potere, dal Golfo alla Siria.

Un'agenda che potrebbe avere come effetto concreto l'allargamento della spaccatura politica palestinese, tra il presidente Mahmoud Abbas - considerato da Stati Uniti e Israele l'unico interlocutore nel processo dic pace - e Hamas, rappresentante dei Fratelli Musulmani in Palestina. Il tutto in un momento in cui la Fratellanza sta allargando a macchia d'olio il suo potere, dall'Egitto al Marocco fino al Golfo, senza dimenticare le palesi ambizioni in Siria.

Non sono pochi gli osservatori che vedono nel piano di ristrutturazione di Gaza una sorta di premio al partito islamista per aver rotto i ponti con il regime di Bashar Al-Assad. Hamas spera che dalla visita dell'emiro del Qatar derivi una nuova legittimazione internazionale e quindi la fine dell'isolamento diplomatico: la potenza del Golfo è stretta alleata degli Stati Uniti e da diversi anni ha relazioni diplomatiche stabili con Israele. Ma non solo. La speranza di Hamas è di rafforzare il consenso anche in Cisgiordania, a scapito del partito del presidente Abbas. Nena News


Le mani del Qatar su Gaza

 2    Qatar: Supporto economico alla riforma economica giordana 

Times of Oman (27/09/2012). Il Qatar ha ufficializzato un accordo economico con la Giordania per un valore di 1,25 miliardi di dollari come supporto per la nuova riforma economica. Il piano, parte del piano del Concilio per la Cooperazione del Golfo (CCG), è stato firmato ieri e prevede uno stanziamento annuale di 250 milioni di dollari per i prossimi 5 anni. “Servirà per rilanciare l’economia, incoraggiando gli investimenti locali, arabi ed internazionali”.
Questo è solo l’ultimo dei pianio approvati lo scorso anno dal CCG che prevedeva 5 miliardi di dollari di aiuto da dividere equamente tra Marocco e Giordania.

Qatar: Supporto economico alla riforma economica giordana

 3    Egitto: Qatar investe 18 miliardi di dollari   

“18 miliardi dollari di investimenti del Qatar in Egitto “, è il titolo principale del quotidiano più diffuso in Egitto, al-Ahram, equivalente di più di 14 miliardi di euro, che finanzierà nel corso dei prossimi cinque anni, progetti di turismo e un complesso industriale nel Canale di Suez . “Il Qatar si è inoltre impegnata altri 2 miliardi di dollari per aiutare la Banca Centrale d’Egitto prima della fine dell’anno,” scrive il giornale. L’economia egiziana si trova ad affrontare una grave crisi dopo la rivoluzione nel gennaio 2011.

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